Crescita economica: ricetta Singapore, più ingegneri meno letterati

Creato il 13 marzo 2012 da Paopasc @questdecisione
Sulla Voce.info c'è un articolo di Nicola Persico dal titolo Ricette per la crescita: più ingegneri e meno filosofi, che parla del caso Singapore, una nazione senza risorse naturali ma con grandi risorse umane. Queste risorse umane si chiamano tipologia di studi universitari, e dunque di laureati, maggiormente scelti dai giovani. Per comprendere la differenza tra Italia e Singapore, e spiegare in parte la diversa  performance di questo paese rispetto al nostro per quanto riguarda il Pil pro capite (Singapore è terzo al mondo, riferimento qui), valgano queste tabelle fornite da Persico.

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Come è agevole notare, Singapore ha il doppio di laureati in ingegneria ed economia mentre ha un settimo dei laureati in legge e un decimo di quelli in materie letterarie-umanistiche. Che sia anche questo a spiegare la diversa performance dei due paesi? In un'altra tabella si illustra la percentuale di laureati italiani assunti per disciplina di studio.

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Disposti per percentuale di occupazione risulta così, per i primi 5 posti:
  1. Gruppo chimico-farmaceutico 64,0% di laureati occupati
  2. Gruppo economico-statistico 60,2% di laureati occupati 
  3. Gruppo ingegneria 59,2% di laureati occupati 
  4. Gruppo scientifico 52,8% di laureati occupati 
  5. Gruppo politico-sociale 47,2% di laureati occupati 
Quindi, non solo difficoltà a trovare un lavoro dopo la laurea, ma anche scelta in campi di studio che danno minore occupazione. Scegliere discipline scientifiche rispetto a quelle umanistiche potrebbe essere la panacea in grado di risolvere i problemi economici dell'Italia? Forse è azzardato dirlo, però alcuni esempi a livello internazionale sembrerebbero provare un legame positivo tra i due fattori.

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