L’uomo di 49 anni, in base all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta dei pm della DDA è indagato per associazione mafiosa, ricettazione e detenzione di armi.
Secondo gli investigatori, Casertano è affiliato al clan Amato a sua volta inserito nel più ampio sodalizio dei Belforte.
E’ questa l’aggravante che pesa su tutte le accuse. L’indagine, che ha portato all’arresto del presunto camorrista, è partita due anni con l’arresto del boss Salvatore Amato.
Il ruolo di Casertano era quello di detenere, per il clan, un khalashnikov, 3 pistole e un fucile a canne mozzate e 600 proiettili, una bomba a mano e una molotov.