Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Prato, su richiesta del procuratore distrettuale antimafia di Firenze, Giuseppe Quattrocchi.
Gli esiti delle indagini di natura economico-patrimoniale, svolte dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze hanno consentito di individuare una fitta rete di soggetti prestanome, attraverso la cui interposizione fittizia, i componenti del clan camorristico Terracciano, notoriamente dedito alle estorsioni, all'usura ed allo sfruttamento della prostituzione nell'area fiorentino-pratese, hanno tentato di impedire la riconducibilità dei beni sottoposti alla misura di prevenzione patrimoniale a loro stessi.
44 le società sequestrate, oltre 31 immobili, 31 autoveicoli, 1 yacht di lusso, 17 cavalli, 67 rapporti finanziari, 2 cassette di sicurezza.
Nel corso dei controlli della guardia di finanza di Firenze, che hanno portato al sequestro preventivo di beni per 41 milioni di euro nei confronti del clan, è emerso il caso di una donna appartenente alla famiglia Terracciano che dichiarava al fisco 3.000 euro di reddito ma era proprietaria di uno yacht di 12 metri da 300.000 euro, e in un solo anno aveva movimentato denaro per oltre un milione di euro.
Il natante, che porta il nome della donna, «Naomi», è stato sequestrato dalle Fiamme gialle questa mattina a Livorno. La proprietaria, secondo quanto accertato, ha dichiarato di non avere redditi fino al 2007, quando ha presentato una dichiarazione di 3.007 euro.
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