Quando si parla di colletti bianchi criminali si fa riferimento ad una criminalità non violenta, spesso commessa da persone rispettabili e di elevato status sociale.
I crimini commessi dai colletti bianchi, crimini finanziari, coinvolgono sempre denaro e impiegano appropriazione indebita, truffa e altri reati che rendono l'autore del crimine ricco a scapito delle vittime. In altre parole, sono crimini che colpiscono il benessere finanziario delle persone.
I casi più noti e clamorosi di crimini finanziari sono raccolti in questa graduatoria e appartengono quasi tutti al passato più recente.
- ENRON. È un nome entrato a pieno titolo nella storia dei più grandi crimini finanziari mai commessi. Azienda energetica texana di Houston, era la settima più grande società negli Stati Uniti. Utilizzando società fantasma per creare artificiosamente profitti e con pratiche contabili truffaldine, Enron teneva nascosti debiti per milioni di dollari, ingannando gli investitori e tutto il mercato azionario. Nel 2001 il complesso sistema di menzogne della società crollò e Enron rimase con debiti di miliardi. Le azioni della società crollarono da 90 dollari a meno di 70 centesimi, non prima però che i dirigenti potessero rubare milioni di dollari. Il fondatore ed ex proprietario della Enron morì prima di scontare la condanna di 45 anni di prigione.
- BERNIE MADOFF (nella foto). Ha ridato vita allo schema Ponzi in chiave moderna, truffando agli investitori 50 miliardi di dollari. A partire dal 1970, Madoff prese denaro dagli investitori con promesse di ricchi profitti sugli investimenti futuri, ma in realtà, invece di investire il denaro, lo metteva in un suo conto bancario. Quando qualche investitore richiedeva il proprio denaro, Madoff restituiva attingendo dai capitali che aveva illegalmente occultato. Quando nel 2000 il denaro iniziò a mancare e Madoff non era più in grado di rimborsare i suoi investitori, scoppiò lo scandalo. È stato condannato a 150 anni di carcere.
- BERNARD EBBERS. Prima di Bernie Madoff, il primato per il più grande scandalo finanziario era detenuto da Bernie Ebbers. Considerato il decimo Amministratore Delegato più corrotto nella storia, Ebbers ha condotto la WorldCom, una società di telecomunicazioni che sembrava destinata al successo. Quando nel 2000 le azioni della società iniziarono a scendere, vennero a galla le fallimentari iniziative imprenditoriali di Ebbers, per coprire le quali aveva usato illecitamente soldi della società. È stato condannato a 25 anni di carcere per aver frodato alla WorldCom 11 miliardi di dollari.
- JEROME KERVIEL. In tre anni, il banchiere francese Jerome Kerviel ha perso quasi 7 miliardi di dollari, denaro che apparteneva agli investitori. Nel 2007, Kerviel aveva aperto posizioni ad alto rischio con strumenti derivati, occultandone le perdite. Anche se la banca per cui Kerviel lavorava, Société Générale, sostiene non erano a conoscenza delle attività del trader, le sue operazioni hanno generato per la banca un guadagno di quasi 2 miliardi di dollari. Molti sostengono che Jerome Kerviel è stato solo un capro espiatorio per Société Générale.
- JOHN RIGAS. Fondò nel primo dopoguerra la Adelphia Communications, una delle più grandi società via cavo degli Stati Uniti che vantava 5,6 milioni di clienti in oltre 30 paesi. La società non riportava però nei propri bilanci i debiti e falsificava i profitti per quasi 2,3 miliardi di dollari. Come se non bastasse, Rigas e i suoi figli utilizzavano milioni di dollari di fondi aziendali a scopi personali. John Rigas è stato condannato a 15 anni di carcere nel 2005.
- JACK ABRAMOFF. Questo politico americano è stato condannato per aver frodato milioni di dollari alle tribù dei nativi americani, che erano i suoi clienti. Per riuscire nella sua impresa corrompeva funzionari governativi e politici. Per i suoi crimini Abramoff è stato condannato a sei anni di carcere e a pagare 25 milioni di dollari alle vittime della frode.
- TYCO INTERNATIONAL. Tyco è una società internazionale nota per la produzione di una vasta gamma di prodotti, considerata un investimento azionario sicuro prima dello scandalo scoppiato nel 2002. I dirigenti della società rubavano i soldi agli azionisti da anni, vendendo beni in magazzino della società per 450 milioni di dollari, trasferendoli come bonus sui propri conti personali. Allo scoppio dello scandalo il valore delle azioni della società perse l'80%. I dirigenti della società hanno ricevuto una condanna a 25 anni di carcere, pur continuando a dichiararsi innocenti.
- MARTIN FRANKEL. Quando un responsabile degli investimenti decide le sue strategie utilizzando l'astrologia, è probabile che nascano un sacco di problemi per gli investitori. Per questo a Martin Frankel era stato vietato di occuparsi di investimenti, ma cambiando nome e dietro al paravento di una fondazione cattolica riuscì a frodare più di 200 milioni di dollari a numerose compagnie di assicurazione. Fuggito dagli Stati Uniti, è stato arrestato nel 2002 in Germania.
- AVIV MIZRAHI. Era un ricco commerciante di elettronica e possedeva un patrimonio netto di circa 2 milioni di dollari. Riceveva prestiti dalle banche falsificando gran parte del proprio portafoglio finanziario, esagerando alcuni numeri ed inventandosene altri. Quando le banche cominciarono a nutrire dei sospetti, Mizrahi li aveva già defraudate di 33 milioni di dollari. L'FBI ha emesso un mandato d'arresto con l'accusa di frode bancaria nel 2012, ma il ricco commerciante era già fuggito, probabilmente in Israele, e ad oggi è ancora latitante.
- CHARLES PONZI. Chiunque ha sentito parlare del cosiddetto schema Ponzi, una truffa sugli investimenti che prende il nome dal famigerato colletto bianco Charles Ponzi. Nel 1920 convinse una moltitudine di investitori a comprare buoni postali a prezzi scontati. Quando un investitore decideva di vendere, Ponzi utilizzava il denaro degli investitori appena entrati per rimborsarlo. Nel frattempo intascò circa 20 milioni di dollari per se stesso. Charles Ponzi venne scoperto e arrestato e trascorse molti anni in prigione prima di morire senza un soldo.
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