I numeri infatti sono tendenzialmente inequivocabili e parlano di un 6,5 % di pensionati costretti, nell’ultimo anno, a domandare un prestito. Secondo la ricerca la percentuale corrisponde a ben 360 mila persone, la maggior parte delle quali sono spinte verso questa soluzione per lo più da esigenze di liquidità.
Una situazione certo non tra le più rosee, ma comunque con la quale fare i conti. Nel dettaglio, i pensionati chiedono prestiti per i seguenti motivi. Liquidità (26 %), Ristrutturazione casa (22,8 %), Auto e moto nuove (12 %), Consolidamento debiti (11,1 %), Auto e moto usate (7,1 %), Acquisto immobile (4,7 %).
Arredamento (4,5 %), Matrimonio e cerimonie (3,2 %), Pc ed elettronica (1 %), Viaggi e vacanze (0,9 %), Altro (6,7 %). Una situazione che sorprende solo a metà Marco Giorgi del sito Prestiti.it, colui il quale ha compiuto l’indagine.
‘Il fatto’ spiega Marco Giorgi ‘è che il 46,5 per cento dei pensionati italiani vivono con un vitalizio inferiore ai mille euro al mese. Questo dato fa capire il perché del ricorso con tale frequenza al credito al consumo’. Secondo la ricerca, il pensionato che si serve del prestito ha una età media di 62 anni, chiede un prestito che si aggira intorno ai 16 mila euro e spera di sdebitarsi in un tempo di 5 anni e 7 mesi.
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