Crisi d'astinenza

Creato il 06 novembre 2011 da Marcodallavalle
Può sembrare impossibile, ma più si legge e più si leggerebbe. Sto terminando il meraviglioso Un albero cresce a Brooklin di Betty Smith: impossibile staccarsene. Eppure in questa estesi letteraria nasce il desiderio di iniziare il prima possibile un altro libro, ispirato da situazioni che nel libro sono accennate e che vorrei approfondire con altre letture, in libri che già mi attendono sugli scaffali. La sensazione è tutt'altro che sgradevole, ma mi sento "librodipendente". La vita continua e non aspetta certo me, ma l'oasi di ristoro che permette un buon libro induce alla fuga dalla realtà, che spesso è necessaria al nostro benessere. Credo che sia questo che la Biblioterapia dovrebbe procurare: un luogo in cui far entrare solo gli abitanti dei libri, personaggi che non tradiscono mai. Se una serie di incontri di Biblioterapia permettesse ai partecipanti di trovare una simile possibilità, l'obiettivo "terapeutico" sarebbe sicuramente raggiunto. Cosa si potrebbe desiderare di più, dato che la vita quotidiana , seppur gradevole, contiene momenti difficili e complicati?

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