Crisi di Cipro. L’incertezza domina la finanza di questo lunedì.

Creato il 25 marzo 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Come già si sa, l’Eurogruppo ha raggiunto l’accordo “all’unanimità” per risolvere la delicata situazione che si era venuta a creare a Cipro, che rischia la bancarotta. L’isola riceverà aiuti per dieci miliardi in cambio della chiusura della Laiki Bank, mentre verrà prelevato il 30% dai conti bancari superiori ai 100.000 euro.

Quella che è evidentemente una soluzione drammatica è stata necessaria a fronte della situazione disastrosa in cui versavano i conti dell’isoletta del Mediterraneo, il cui PIL annuo è pari a quello prodotto dalla Cina in una settimana. Ma se Cipro è troppo piccola perchè il suo fallimento possa intimorire “economicamente” l’Unione Europea, come invece accadrebbe in caso di default di paesi più grandi come la Spagna o l’Italia (e in qualche misura la Grecia), tuttavia è chiaro che la sua uscita dall’Euro costituirebbe un precedente pericolosissimo nonché il sintomo di una crisi che l’UE non è più in grado, se non di gestire in pieno, almeno di arginare.

La “troika” aveva proposto un prelievo dai conti bancari del doppio: il 60%. L’accordo sul 30% è stato raggiunto difficoltosamente, con, a quanto pare, il Presidente della Repubblica Nikos Anastasiadis che ha perso la pazienza con i suoi interlocutori, tra cui il Presidente Draghi. “Vi faccio una proposta e non la accettate, ve ne faccio un’altra ed è lo stesso: cosa volete che faccia, che mi dimetta?”, sembra aver retoricamente chiesto.

Le borse del continente europeo sembravano dapprima aver reagito abbastanza bene alla faccenda, tanto che Piazza Affari ha aperto questa mattina in rialzo, così come Londra, Parigi, Francoforte e Madrid. Lo spread BTP-BUND è sceso, così come quello tra i BUND e i BONOS spagnoli – segno di un miglioramento evidente delle condizioni economiche generali dell’Unione, soprattutto per quanto riguarda i paesi più “a rischio”.
Tuttavia, la situazione non sembra per nulla essere risolta definitivamente, e a mezzogiorno Piazza Affari annulla i guadagni e perde lo 0.1% circa, per poi scendere, nel primo pomeriggio, sino a un -1,1%, comportando di conseguenza un ennesimo innalzamento (seppur molto limitato) dello spread. L’incertezza domina questo giorno di contrattazioni, e ne è prova, tra le altre cose, il fatto che oggi il Tesoro abbia collocato CTZ per quasi tre miliardi di euro, con un rendimento che, rispetto a febbraio, è aumentato di quasi uno 0,1%.

Insomma, Cipro fa restare tutta Europa col fiato sospeso, e la situazione inevitabilmente si riflette sulle borse. Se a questo si aggiunge che qui da noi l’accordo per un governo appare ancora abbastanza lontano, e la situazione politica è così mutevole, dando quindi vita ad una ulteriore incertezza “interna” che si somma a quella “esterna” causata da Cipro, è chiaro che le acque siano tutt’altro che tranquille.

Articolo di Giacomo Conti

Foto di @freshwater2006, in Licenza Crative Commons.


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