Crisi e Famiglia – Che LegAmbiente Faccia Meglio di Monti?

Creato il 25 gennaio 2012 da Topogina
Legambiente lancia la manovra sui consumi della famiglia. In questa prima parte, dove e come tagliare gli sprechi più comuni e che pesano di più sul nostro bilancio familiare e sull'ambiente.
Abbassare di un grado la temperatura dentro casa, spegnere i consumi di energia superflui, fare una spesa a misura delle nostre reali esigenze, rifiutare tutte le volte che si può l'usa e getta, e poi evitare l'uso dell'auto per tragitti brevi e quando ci si mette al volante, adottare uno stile di guida rilassato. Tagliare i consumi superflui non aiuterà la crescita del PIL, ma il bilancio familiare sì, soprattutto in tempi di caro vita. E in più, la lotta agli sprechi permette di ridurre l'inquinamento, il consumo e l'importazione di risorse naturali e di petrolio. Da dove cominciare?

Questa prima parte della manovra di Legambiente sui consumi della famiglia evidenzia gli otto tipi di spreco più evidenti e diffusi. Intervenendo su questi possiamo arrivare a risparmiare più di 2 mila euro all'anno e tagliare una tonnellata di CO2 equivalente delle 10 prodotte procapite ogni anno.
Scopriamo come.
Riscaldamento.
La casa
(mutuo, affitto, bollette, spese di manutenzione) è la prima voce di spesa della famiglia Italiana. Nella sua gestione, il riscaldamento rappresenta mediamente la metà della spesa annuale: almeno 1.500 euro con il clima della Pianura Padana.
La temperatura invernale nelle nostre case è in genere alta, più dei 20 gradi consigliati dalle norme di igiene, così come da quelle di costruzione e conduzione degli impianti di riscaldamento. Ogni grado di temperatura oltre questa soglia, per tutto l'inverno, corrisponde ad una spesa stimata del +6 o 7%. Molto di più, anche il 30%, per chi vive a 24 gradi (succede spesso nei negozi).
Analogo "spreco" si deve contabilizzare sulla bolletta elettrica per chi tiene la temperatura del condizionamento estivo a 20 gradi (la temperatura estiva di benessere sarebbe di 26-27 gradi con il 40-60% di umidità relativa!).
Risparmio per un grado in meno di temperatura e una maglia in più:
almeno 150-200 euro all'anno
200-300 kg di CO2


Elettricità stand by
Gli apparecchi elettrici collegati alla rete consumano sempre un po' di corrente, spesso troppa: anche 10 o 20 volte di più rispetto a quanto prescritto dalle nuove disposizioni europee, che faticano ad entrare in vigore persino sui prodotti di nuova generazione. La Commissione europea stima che l'11% del totale dei consumi elettrici domestici sia rappresentato da apparecchi spenti o in stand by. Ma il dato è vecchiotto e gli apparecchi ad uso saltuario sono aumentati. Oggi la famiglia italiana spende mediamente 630 euro all'anno di corrente.
La lotta agli sprechi si può fare con un po' di attenzione e poca spesa: staccando la spina degli apparecchi inutilizzati oppure dotandoli di "ciabatte" intelligenti o con interruttore.
Risparmio minimo tagliando stand by inutili:
70 euro all'anno

170 kg di CO2

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