La Banca Centrale Europea conferma i tassi di interesse all’1,5%. Questo è quanto scaturito dalla riunione del Consiglio Direttivo di settimana scorsa, l’ultimo presieduto da Jean Claude Trichet che da novembre passerà la mano a Mario Draghi.
Si tratta solo di uno dei punti del programma di salvaguardia degli istituti di credito in un momento tanto delicato.
La Bce ha infatti già messo in chiaro una cosa: sosterrà in tutti i modi la liquidità delle banche e lo farà attraverso varie soluzioni. Oltre alla stabilizzazione del tasso di interesse, la Banca Centrale valuta seriamente a nuove possibili misure tese a rendere quanto più solidi possibili gli istituti finanziari europei.
Tra queste, si sta molto parlando delle le aste a 12 (e un’introduzione del genere sarebbe una assoluta novità) e 13 mesi. A queste si andrebbe ad aggiungere l’acquisto di covered bond per un ammontare di ben 40 miliardi di euro.
Trichet ha precisato che la compera dei titoli potrebbe concretizzarsi in due differenti modi. Attraverso gli acquisti alle aste di emissione oppure ancora il rastrellamento dei bond già in circolazione. Bisognerà in ogni caso attendere la riunione del consiglio direttivo del 3 novembre prossimo (dunque la prima della gestione Draghi) per conoscere ulteriori dettagli sulle strategie che la Bce intenderà adottare in un periodo di così grave incertezza.
Certo è che la Bce sta spingendo per la ricapitalizzazione delle banche attraverso l’intervento degli stati sovrani: ‘Non c’è più un giorno da perdere’ ha precisato Trichet ‘perché la crisi è grave e potrebbe peggiorare ancora’.
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