VARESE È una situazione che purtroppo ben fotografa il momento di crisi che stiamo vivendo - spiega Carlo Giani uno dei cinque notai che collaborano con il tribunale varesino per la messa all'asta di immobili pignorati - In realtà non ho mai vissuto un momento simile nell'arco di tutta la mia lunga carriera: nemmeno negli anni '70, e dal '91 al '93 quando la guerra del Golfo creò grossi problemi all'economia, si osservava una realtà vicina all'attuale».
Il settore delle aste immobiliari ha vissuto un momento di stanca tra il 2006 e il 2007, poi l'impennata passando dai 30 immobili messi all'asta nel 2009 agli oltre 200 registrati nel 2011. «Il trend 2012 purtroppo si assesta sulla medesima tendenza - spiega Giani - Abbiamo avuto un ulteriore crescita che sfiora il 10%».
«Sono quasi spariti i professionisti delle aste giudiziarie - spiega Giani - Sino a tre o quattro anni fa a partecipare erano veri e propri gruppi commerciali; immobiliaristi, ad esempio, che su questo genere di acquisti basava buona parte del proprio business. Oggi il numero di persone che si presenta alle aste è aumentato ma si tratta di privati cittadini. Persone che decidono di investire i propri risparmi acquistando un immobile che poi mettono a reddito affittandolo oppure rivendendolo». E qui viene il punto: queste aste possono trasformarsi in veri e propri affari. «Molto spesso la prima convocazione va deserta - spiega Giani - Il lotto viene quindi rimesso all'asta ad un prezzo inferiore. Si possono comprare immobili ad un costo inferiore sino al 50% del loro reale valore di mercato». TRATTO DALLA PROVINCIA DI VARESE.IT 27 Gennaio 2012