Crisi profonda, parole come pietre

Creato il 25 maggio 2010 da Massmedili

La crisi sta diventando sempre più profonda. Si capisce, se non altro, dal linguaggio che i giornali stanno impiegando per descrivere la situazione. Credo sia chiaro a tutti che se la casta (grazie a Stella e Rizzo e al loro indimenticabile libro) diventa una cricca la situazione non sta migliorando.

Se poi succede che, come oggi, il Corriere della Sera titola a centro pagina: Governo: ora sacrifici duri due giorni dopo aver titolato che ilo Presidente del Consiglio non voleva neanche sentir parlare di sacrifici, è chiaro a tutti che qualcosa non funziona. Ma dove? Di sicuro la manovra economica non sembra fatta per rassicurare. I politici, cioé la casta, pardon, cricca, annunciano che “si” tagliano lo stipendio del 10%… ma solo per la quota che eccede i 130 mila euro l’anno. Forse. La Tv parla di 80 mila, ma i giornali ancora di 5% sopra i 90 mila e 10% solo sopra i 130 mila… Il cittadino dovrebbe esserene felice? Quanti sono che arrivano a 130 o solo a 90 mila euro di reddito all’anno? E quanti quelli che 130 mila euro non li hanno mai visti tutti insieme nella vita, non all’anno? Intanto sono annunciati tagli a scuola, previdenza, contribuiti pubblici ai partiti (ma non li avevamo aboliti con un referendum?) e altre simpatiche pinzillacchere per ficcare le mani nelle tasche mie e vostre. Ma per carità, senza pessimismo, anche se il Sottosegretario Gianni letta ci informa che “il rischio Grecia incombe“.

Nessun intervento sulla tassazione dei redditi da capitale (al 12,5%, i più bassi d’Europa). Nessun intervento sulle case, anzi, annunciato un “condono che non è un condono” su quelle non accatastate. Come vogliamo chiamarlo, ri-regalo?

Insomma, certo che i giornali stanno diventando sempre più pesanti nel linguaggio e pessimisti nella sostanza. Ma la politica sta facendo di tutto per rendere isterici e paranoici non solo i giornalisti, ma tutti i cittadini, continuando a dire cose e fare il contrario e/o a dire e fare cose incomprensibili.

I soldi vengono spremuti dai soliti noti, nessun provvedimento che vada a prenderli là dove probabilmente si trovano (i quattrini), rendite finanziarie e case. Nessun accenno a una politica di rilancio né a livello nzionale né europeo (si veda l’ottimo fondo di Francesco Giavazzi su www.lavoce.info)-

C’è veramente da stupirsi di quanto ci informa Tito Boeri  (sempre su www.lavoce.info) in base a un rapporto ISAE che verrà presentato al Festival dell’Economia di Trento in questi giorni. Ovvero che gli italiani di statistica non ci capiscono un’acca, neanche adesso che c’è sta crisi. Colpa loro? Non solo. Perché i media fanno di tutto per fare confusione e imbrogliare le carte. Al punto di arrivare a dire, come denunzia Francesco Daveri (sempre www.lavoce.info) che le statistiche sono truccate ad arte per far sembrare migliori i conti di Germania e Francia a scapito di quelli italiani. Peccato che non sia vero.

E allora? Forse sarebbe bene consigliare a sempre più italiani di non guardare più la Tv e di leggere, al posto o al meno al fianco dei giornali generalisti, almeno i commenti de lavoce.info.


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