
Dalle sette alle nove di sera: è l’ora lunga del panico. Si salvi chi può! Si accettano inviti a cena, conferenze su qualunque argomento, serate a tema… tutto, pur di superare in una sorta d’inconsapevole ebbrezza queste due ore. Soprattutto alla fine di una storia d’amore, quando la casa si rivela più vuota dell’anima, il suo silenzio assordante. Sono i momenti del vuoto e del ricordo. Ma con la giusta ironia e un barattolo di Nutella, nonostante le ferite che gridano il loro dolore, si può risalire dal baratro, ci possiamo almeno provare. Ed ecco che l’angelo della casa prende a picconate il focolare, ecco che si scopre un’Eva poco disposta alle mele ma aperta alla vita, a quel flusso di problemi e piccole soddisfazioni che salva, sempre e comunque. Come un grillo nascosto nel riso, come il sorriso di una nonna d’estate, come la riconquista di sé in un letto troppo vasto, queste parole sconfiggeranno la solitudine, con dolcezza e di traverso, scompigliate più della vita bislacca, autentiche piu dell’amore.
COMMENTI (1)
Inviato il 04 luglio a 11:34
Cara Cristiana Gemignani, sono una tua vicina di 'casa', perlomeno in estate qui a Lido di Camaiore, dove tu sei impegnata, assieme ai tuoi cari genitori a gestire l'Hotel Giulia. Ho letto sopra il tuo pezzo ironico e simpaticissimo. Non ti conoscevo in questa veste, e pertanto mi complimento con te. Sei straordinaria!a sorpresa é stata maggiore