Cristianesimo Vs Islam: una visione laica. E sul problema “diseducativo” posto dai vari “catechismi”.

Creato il 27 novembre 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
di Rina Brundu. Le maledizioni e le ingiurie di “Dio” di cui al Deutoronomio biblico nei passi 28,15 (vedi in calce), sono solo alcune delle tante perle del Vecchio Testamento che dovrebbero dar da pensare ai tanti crociati che di questi tempi si scagliano contro l’Islam con velleità di superiorità etica conclamata. La verità recita piuttosto che il “Dio” (lo metto tra virgolette perché il mio dio quantistico mi impone di essere seria) violento del Vecchio Testamento è esattamente lo stesso Dio violento dei musulmani: né più né meno.

Di fatto la storia ci insegna che l’elemento che ha fatto la differenza e che ha portato i cristiani, da San Paolo in poi (o per indefessa azione di San Paolo?), a concentrare le proprie attenzioni sulla figura meno arrogante del Cristo e ad ammantare quest’ultima di tutto ciò che in quanto esseri umani sentiamo come “il bene”, è il forte elemento “critico” che dai grandi filosofi greci in poi ha caratterizzato la nostra civiltà occidentale. Una visione critica dunque, una visione laica che per imporre i suoi principi umanistici e illuministici ha dovuto lottare parecchio contro le gerarchie ecclesiastiche. Ha dovuto lottare a suon di veri e propri martiri, da Ipazia a Giordano Bruno, dalle streghe di Salem a quelle bruciate dalla Santa Inquisizione fino agli inennarrabili crimini commessi in quel dell’Irlanda moderna dai preti pedofili.

Questo per dire che non vi è alcuna “superiorità” etica da vantare per il cristiano rispetto al musulmano, perché la figura di un Dio buono, rappresentata dal Cristo, è solo il risultato di secoli di sofferenza e una combinazione fortemente plasmata, una essenza di tutto ciò che noi uomini moderni occidentali consideriamo eticamente accettabile. In tutto questo sta sicuramente un grande merito della nostra civiltà occidentale che non dovrebbe essere sminuito. Ad un tempo occorrerebbe avere il coraggio di dire che l’Islam, per ragioni diverse, non ha potuto fare questo percorso, in alcuni paesi (vedi l’Arabia Saudita) siamo quasi al punto del non ritorno, ma la speranza di un cammino diverso non deve venire meno e sarebbe nostro dovere spingere per quel cambiamento. È nostro dovere perché gli uomini e le donne sono tutti uguali, vivono le stesse gioie e soffrono gli stessi dolori e hanno aspirazioni simili, indipendentemente dalle loro religioni che sono solo carta per pacchi di seconda e terza scelta rispetto a quelle che sono le infinite possibilità dello spirito.

Ma le religioni sono soprattutto opzioni molto diseducative per i ragazzi di domani. Mi vengono i brividi quando sento genitori che mandano i loro bambini al cosiddetto catechismo dimenticando invece la loro formazione vera, quella che determinerà il loro percorso futuro, la propria crescita intellettuale futura e in ultima analisi la loro felicità. Non ci può essere felicità dentro se non si conosce noi stessi, se non ci si abitua a scavare nell’anima e dentro il mondo che ci circonda in libertà, fuori da dogmi obsoleti e senza senso, fuori dalle grinfie perniciose dell’ignoranza formalizzata, gerarchizzata, universalizzante.

Ripensandoci la parola teologo è una emerita boiata perché è proprio a codesti signori che noi dobbiamo questo continuato rotolarci nell’ignoranza alla stregua di maiali che si rotolano nel fango e più lo fanno più ne traggono piacere, più si convincono che di solo fango sia fatto il creato. E che non mi si venga a dire che Einstein era “credente”, perché é proprio in quel momento che iniziano a girarmi le balle per davvero!

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Maledizioni e ingiurie di Dio   Deuteronomio 28,15

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…se non obbedirai alla voce del Signore… ti raggiungeranno
tutte queste maledizioni:
sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna.
Maledette saranno la tua cesta e la tua madia.
Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore.
Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci.
Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvage per avermi abbandonato.
Il Signore ti farà attaccare la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal paese, di cui stai per entrare a prender possesso.
Il Signore ti colpirà con la consunzione [deperimento], con la febbre, con l’infiammazione, con l’arsura, con la siccità, il carbonchio e la ruggine, che ti perseguiteranno finché tu non sia perito.
Il Signore darà come pioggia al tuo paese sabbia e polvere, che scenderanno dal cielo su di te finché tu sia distrutto.
Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici: per una sola via andrai contro di loro e per sette vie fuggirai davanti a loro; diventerai oggetto di orrore per tutti i regni della terra.
Il tuo cadavere diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà.
Il Signore ti colpirà con le ulcere d’Egitto, con bubboni, scabbia e prurigine, da cui non potrai guarire.
Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia,