Abbiamo tante stanze oscure da illuminare. Entrare senza vedere ci crea ansia, non conoscersi non ci permette di dominare le nostre passioni. Sembra strano, ma è difficile accettare i propri limiti. Tante volte si è spietati con se stessi, ecco perché è importante avere un sano grado di autostima che permette di accettare i lati oscuri del nostro carattere. Sarebbe, però, impossibile accettarli senza l'aiuto di Dio. Se non curiamo il nostro interno, se non ci sentiamo amati da Dio, difficilmente, riusciremo a comunicare amore agli altri. Lo disse anche Gesù: a chi è stato perdonato molto, molto ama. È profondamente vero. Quando una persona ha raggiunto l'abisso dell'abiezione e la sua coscienza non riesce a perdonarla, incontrando l'amore di Dio, si apre ad esso: spalanca le porte del suo cuore e conosce la profondità del cuore di Dio, la sua gratuità, allora non lo teme più e si getta fra le sue braccia. Ciò non vale solamente per coloro che sono caduti in peccato grave, ma anche per chi cade in mancanze o nei peccati veniali. Ci sono tante cose di noi che non conosciamo! La nostra santità dipende in realtà dall'amore di Dio: il cuore dell'uomo è fallace, incline purtroppo al male. Se Dio non ci soccorresse, commetteremmo moltissimi errori. Non dobbiamo appoggiarci alle nostre forze, non riusciremmo a fare un solo passo verso il bene. “Senza di me, non potete far nulla” disse Gesù. Verissimo. Ecco perché la psicologia non può guarire completamente l'uomo: aiuta a comprendere quali sono i nodi che abbiamo dentro ma non dà mezzi per uscirne in modo duraturo. Difficile perdonare senza l'aiuto di Dio e quando noi non ci riconciliamo con il passato, non riusciamo a guarire le nostre ferite. Entriamo perciò nelle nostre stanze buie con la luce di Cristo, Egli solo è capace di guarirci completamente.