Critica alla critica: Hannibal (2001)

Creato il 08 giugno 2011 da Soloparolesparse

Nella puntata di oggi di Critica alla critica il nostro Evit se la prende con Emanuela Martini che nel 2001 commentava Hannibal (ora la Martini è vicedirettrice del Torino Film Festival e quindi è probabile che l’anno prossimo “la rossa” non mi faccia entrare – scherzo Emanuela, so che hai spirito!)

“Hannibal non fa paura e tanto meno inquieta (non deve farlo! Non è mica un horror!); non dà sobbalzi né dubbi (a dir la verità qualche dubbio sulle azioni del commendatore Pazzi io le avevo); non si prende nemmeno il rischio del ‘gore’ (qui l’autrice si svela da sola in quanto dev’essersi addormentata verso la fine e in molte altre parti del film perdendosi la scena del cervello fritto, quello non è gore? E le budella del commendator Pazzi? La sfigurazione del paziente del Dott.Lecter con pasto per i cani?). Finisce per essere un ‘film d’attore’, dominato da un Anthony Hopkins consumato e sornione (anche i criminali cannibali invecchiano, non solo gli attori che li interpretano), che ha trasformato un mostro in un eroe dei nostri tempi” (a dimostrazione del genio di Ridley Scott, incompreso da Emanuela Martini).
(Emanuela Martini, ‘Film Tv’, 25 febbraio 2001)


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