Criticare i giudici è reato: Berlusconi diffidato per un’opinione

Creato il 02 luglio 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1

  • DI PIERO SANSONETTI
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  • •   LUGLIO 2, 2014

  • Il tribunale di sorveglianza di Milano ha diffidato Berlusconi, colpevole di avere criticato una decina di giorni fa la magistratura nel corso di una udienza (alla quale aveva partecipato come testimone) a Napoli. Diffidato vuol dire che se Berlusconi tornerà a criticare la magistratura, gli sarà sospeso il beneficio dei servizi sociali e finirà in cella. Tradotto in parole semplici, questa decisione della magistratura decreta che è proibito criticare la magistratura. O almeno che è proibito per chi ha subito una condanna. E che violare questa proibizione può costare anche l’arresto al capo dell’opposizione. Se Berlusconi non si atterrà alle disposizioni della dottoressa Crosti, diventerà il primo dirigente politico, nel dopoguerra, a finire in carcere per via di una sua opinione. Circostanza difficilmente compatibile con un regime di democrazia.Per quel che si è saputo, Berlusconi non ha obiettato nulla alla diffida, e la ha accolta. Probabilmente non poteva fare altrimenti per restare a piede libero. È probabile che anche il suo partito dovrà accettare l’intimidazione subita dalla magistratura e abbassare i toni, per evitare l’arresto del suo leader. In queste condizioni si svolgerà la battaglia sulla riforma della giustizia: con il partito storicamente più avverso alla magistratura costretto sulla difensiva e sostanzialmente sterilizzato.
    La vicenda Berlusconi-tribunale di Napoli è stata già raccontata molte volte nei giorni scorsi. Era successo che Berlusconi, di fronte a una domanda sui suoi rapporti con il finanziere Ponzellini, aveva detto alla giudice: «Non capisco che senso ha questa domanda». La giudice gli avea risposto con una buona dose di maleducazione: «Non c’è nessun bisogno che lei capisca». Una frase ingiuriosa anche nei confronti di un ”imputatello” di 20 anni, e tanto più inopportuna nei confronti di un signore di 78 anni, a prescindere dal suo ruolo e dal suo status. Berlusconi si era arrabbiato e aveva parlato di irresponsabilità di una «magistratura ormai fuori controllo!». Un giudizio polemico, che in parte è abbastanza incontestabile: qualcuno saprebbe dire chi controlla la magistratura?
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