Critiche si, processi no…

Creato il 07 dicembre 2012 da Ilnazionale @ilNazionale

7 DICEMBRE -  2012  Dopo la pesante sconfitta di Brescia come d’incanto sono subito riapparsi i cosiddetti “detrattori” della squadra gialloblù ed è iniziato da parte loro un vero processo alla squadra – ritenuta protagonista di una prestazione poco convincente – e nei confronti del suo allenatore – reo  di non essere ancora riuscito a dare un gioco  e di ritardare sovente le sostituzioni. Il giorno successivo, dopo aver sentito e letto con attenzione i diversi commenti post match  da parte di giornali e tv, ho rivisto in differita l’intero incontro con l’obiettivo, conoscendo già il risultato, di cogliere tutte quelle sfumature che in diretta sono spesso “nascoste” dall’emozione.

E riguardando la partita sono giunto alla conclusione che le critiche, seppur rispettabilissime, sono a mio avviso oltremodo ingiuste. Innanzitutto il Brescia ha vinto 2 a 0 – la seconda marcatura in tempo di recupero era in netto fuorigioco – senza aver mai praticamente creato alcuna palla gol mentre Cacia ha fallito nel corso della prima frazione di gioco due nitide occasioni  – la seconda un vero e proprio rigore in movimento – che avrebbero potuto cambiare a nostro favore il corso del match. Non è certo poi colpa di Mandorlini se in occasione del primo gol a tempo  scaduto, Fatic non accenna nemmeno una minima elevazione consentendo a Daprelà di incornare in rete indisturbato. In sostanza mi sento di poter dire, senza timore di essere smentito, che nel primo tempo ai gialloblù sia mancato solamente il gol. Nella seconda frazione è doveroso ricordare che Mandorlini ha dapprima perso la spinta sulla fascia mancina – a causa dell’infortunio occorso a Fatic  e successivamente ha dovuto fare a meno anche di Jorginho – vittima a mio avviso di una ingiustificata espulsione. Il rosso mostrato al giovane brasiliano ha complicato non poco i piani dell’allenatore che a quel punto si è visto obbligato a temporaggiare sull’entrata di Bojinov – già pronto a bordo campo – per cercare di capire il nuovo assetto tattico da dare alla squadra senza pregiudicarne l’equilibrio fin li raggiunto. La successiva espulsione di  Caracciolo ha rimesso in parità le forze in campo ma tatticamente non ha comportato alcun danno per le Rondinelle che già da diversi minuti difendevano in dieci dietro la linea della palla. Se proprio devo muovere un appunto a Mandorlini confesso di non comprendere fino in fondo l’entrata in campo di Rivas a meno di tre minuti dalla fine. Paradossalmente, in casi come questo, sarebbe forse meglio provare a sfruttare la carica agonistica di Bojinov in quanto l’argentino non mi sembra proprio il giocatore da “zona Cesarini”.

Le critiche, anche se a mio avviso un po’ esagerate, rimangono tuttavia un diritto e possono comunque essere utili alla causa mentre mi sembra francamente prematuro imbastire un processo contro Mandorlini e la sua squadra. Smettiamola quindi  di “gufare” su un prossimo esonero e pensiamo a remare tutti dalla stessa parte. Sabato arriva al Bentegodi l’Ascoli dove, complici anche le assenze degli squalificati Maietta e Jorginho, ci aspetta una partita di una difficoltà assoluta e dove sarà imperativo tornare alla vittoria. Per i processi c’è tempo…

Enrico Brigi