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Croazia. Accolto come un eroe il generale Glavaš, accusato di crimini di guerra

Creato il 02 febbraio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

Glavas_Branimirdi Giacomo Dolzani

L’ex generale croato Branimir Glavaš, dopo quattro anni passati in carcere in Bosnia ed Erzegovina per crimini di guerra, è ritornato oggi in patria accolto come un eroe.
Dopo la condanna nel 2010 per atti inumani contro cittadini croati di etnia serba, commessi al comando delle forze di difesa della sua città natale, Osijek, negli anni della guerra per l’indipendenza dalla Jugoslavia, la corte costituzionale croata ha annullato la sentenza per la presenza di presunte irregolarità nel processo.
Glavaš è quindi rientrato ieri in patria accolto da striscioni appesi lungo le strade e da migliaia di cittadini festanti, tra i quali molti veterani di guerra; nella piazza di Osijek, in Slavonia, è stato anche organizzato un concerto in suo onore, trasmesso in diretta Tv e terminato con un suo discorso a sfondo patriottico di critica al precedente esecutivo, accusato di essersi venduto alle potenze straniere, e contro la persecuzione di veterani e comandanti dell’esercito croato che hanno preso parte alla guerra in ex-Jugoslavia, molti dei quali si macchiarono di crimini atroci sia in Bosnia ed Erzegovina che nella stessa Croazia contro cittadini serbi e musulmani.
Il generale Glavaš, uno dei fondatori dell’Unione Democratica Croata (Hdz), partito conservatore attualmente al governo, era stato arrestato per torture, perpetrate nel 1991 ad Osijek su civili serbo-croati, e per una serie di esecuzioni sommarie sempre contro cittadini di etnia serba, legati ed uccisi sulle rive della Drava, il fiume che passa a nord della città.

da Notizie Geopolitiche



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