La Banca Europea per gli Investimenti (Bei), l’istituto europeo finalizzato a sostenere gli investimenti utili per il raggiungimento di obbiettivi politici ed economici prefissati dall’Unione, ha messo a disposizione della Croazia una somma pari a 300 milioni di euro, ossia la prima rata del prestito da 600 milioni concesso allo stato balcanico.
Ad annunciarlo in un comunicato è la stessa Bei [1], nel quale si legge che questa cifra servirà a sostenere il programma denominato “Operational Programme Competitiveness and Cohesion” (Opcc), il quale durerà dal dicembre 2014 al 2020 e che, votato dal governo di Zagabria, ha poi ricevuto l’approvazione della Commissione Europea.
Tramite questo piano, il quale prevede un investimento totale di oltre 8 miliardi di euro, saranno messi in atto interventi nel settore dei trasporti, con l’ampliamento e la modernizzazione della rete viaria e ferroviaria, in quello dell’energia, della salute, della ricerca, delle infrastrutture e delle telecomunicazioni, ai quali si aggiungeranno programmi per la preservazione dell’ambiente e per la bonifica di terreni e corpi d’acqua inquinati.
Con questo prestito la mole totale di investimenti della Bei nel paese balcanico tocca la cifra di 4.5 miliardi di euro; fondi questi che, dice Dario Scannapieco, vicepresidente dell’istituto di credito “serviranno per favorire l’incremento del livello di vita dei croati, favorendo insieme la ripresa economica, una maggiore competitività e la creazione di nuovi posti di lavoro”.