La compagnia di stato Lng Croatia, la società a capitale pubblico che si occupa di costruire e gestire gli impianti che trattano il gas naturale liquefatto (lng), ha bandito ieri un’asta al fine di trovare dei potenziali investitori per la costruzione di un terminal sull’isola di Krk, situata nell’Adriatico settentrionale, vicino alla costa croata; l’asta avrà inizio il 15 dicembre ma, fin dal primo settembre i finanziatori interessati potranno usufruire di un database con informazioni dettagliate riguardo all’opera. La costruzione dell’impianto, se non si verificheranno imprevisti, comincerà verso la metà del 2016 ed i lavori proseguiranno per i tre anni successivi; i costi, se si considerano anche tutte le infrastrutture esterne all’impianto ma necessarie per un suo buon funzionamento, potrebbero superare il miliardo di euro ma, ad opera terminata, il paese potrà disporre di un terminal con una capacità di 6 miliardi di metri cubi di lng i quali, considerando che il fabbisogno nazionale di gas si attesta su una quantità inferiore ai 3 miliardi di metri cubi, potranno in parte essere esportati verso il resto dell’Europa. Insieme al Tap, il gasdotto che farà fluire il gas azero estratto nel Caspio verso le coste italiane, questa è infatti una delle opere strategiche che l’Unione Europea sta incentivando, con il fine di raggiungere una maggiore indipendenza energetica, vista anche la situazione di tensione generatasi con la Russia, uno dei maggiori fornitori di gas dei paesi Ue, in seguito alla crisi in Ucraina. da Notizie Geopolitiche
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