Crollo Teatro Romano a Napoli: la strada riparata da un privato

Creato il 13 novembre 2015 da Vesuviolive

Il Teatro Romano di Napoli, che è parte del patrimonio archeologico della città, ad agosto scorso, dopo una pioggia violenta, subì dei crolli; nessun cittadino rimase ferito ma via dell’Anticaglie, parallela a via dei Tribunali, da cui si accede a Napoli Sotterranea, è rimasta fino ad ora semi-chiusa, con transenne e nastri rossi.

Le pressioni da parte dei cittadini, i quali chiedevano interventi di riparazione, verso Comune e Sovrintendenza è stata costante, soprattutto quella di Enzo Albertini, patrono di Napoli Sotterranea;

Tuttavia i lavori non arrivavano e, pertanto, Albertini, stanco dell’impantano istituzionale, decise di provvedere lui stesso alla ristrutturazione di quella parte di strada; inizialmente si mosse per ricevere i permessi idonei per procedere ai lavori, privatamente. In seguito, non arrivando traccia di alcun permesso, lui  stesso si è recato a chiedere permessi e tutto l’occorrente burocratico. In una sola mattinata la squadra di operai chiamati da Albertini, ha ripristinato il pezzo di strada macerato e la parte del ponte decadente.

Nel video del Il Mattino, vengono mostrati i lavori di contenimento che sono stati fatti, in vista, tuttavia di un eventuale lavoro comunale che dovrà comunque provvedere all’assestamento di quella parte storica di Napoli, anche per prevenire la sicurezza dei passanti, circa immaginabili crolli futuri.

La spesa che Enzo Albertini ha dovuto affrontare è poco superiore ai 5.000 euro tuttavia, denaro a parte, la res pubblica dovrebbe essere sempre curata dall’istituzione e con i soldi dei cittadini tutti, i quali, contribuiscono fortemente al portafoglio statale. Si è dovuto assistere alla morte di una persona per provvedere alla tutela degli alberi a rischio- cedimento sparsi per l’intera città; così come è successo per l’incidente di crollo adiacente alla galleria che vide la morte di un giovane uomo, per far si che gli edifici antichi venissero restaurati, in una parte del centro città e non in tutto. E queste dinamiche non possono appartenere ad una città Europea.