Cronaca di una giornata al mare

Creato il 08 febbraio 2011 da Nina

Come promesso eccole qua, le fotine di domenica. Sembrava un giornata di Marzo e io già covavo l'influenza.
Và detto che la nostra non è stata una trovata originale, difatti come Noi altre centinaia di Romani hanno avuto la medesima idea alzandosi la mattina:
- Aho ma stai a vede che sole? Oggi pare fatt' apposta pe annà ar mare -
E così è stato. Litorale pieno zeppo di macchine. Ma la spiaggia non era neanche troppo affollata e questo non deve stupire, perchè la maggior parte dei turisti della domenica (romani in primis) ambiscono a una cosa soltanto: mangiare, ingozzarsi, strafogarsi per poi, satolli e nauseabondi, rimettersi in viaggio verso casa. I ristorantini sul mare erano stracolmi, c'erano i tavoli a castello per guadagnare spazio e alle 16 i camerieri ancora portavano piatti e prendevano ordinazioni, fate un po' voi.
Noi ci siamo goduti il sole, la spiaggia e il mare e quando ci è venuta fame siamo andati nella nostra rosticceria di fiducia, da Mike, il siciliano!



 
 
 

 E nella nostra passeggiata sea side abbiamo fatto diversi incontri.C'erano le coppiette, tante. Quelle che passeggiavano manonellamano o abbracciate, quelle nano munite che bivaccavano sulla sabbia approfittando della pennichella del figlio e quelle che amoreggiavano appallottolate manco fossero sul divano di casa loro...Ahaaa l'amore manifesto, il sole fa venir voglia di esprimerlo e tirarlo fuori tutto, questo amore!

E poi c'erano anche loro, i cani, che scorrazzavano liberi e autonomi e pacifici (che allegria mi mettono).

E poi LUI, che è spuntato fuori mentre stavo facendo alcune foto al mio, di Lui.
 
Come potete notare dalla postura, si era evidentemente messo in posa, o almeno così pareva. E incece guardate un po' chi stava aspettando? Lei e il suo bastone
 
E poi ci stavano i nani, gli onnipresenti nani. A branchi, a manciate di dieci di tutte le taglie. Tanti. Troppi.

Ma tra questi ce n'era un gruppetto davvero particolare: i NANI INGEGNERI. Questo gruppetto si era dato il compito di ricostruire un ponte che (a detta loro) era lì prima di venir distrutto. Vedete il giovane nerd, in piedi, con gli occhiali e la camicia a quadrettoni? Lui probabilmente era il progettista. Quello paffutello, il capo cantiere, si è incaricato di spiegare al mio, di ingegnere, l'intero maestoso progetto

E per finire un po' di Noi. Nina guardava il mare mentre già cominciava a star male...
(Per chi fosse interessato le foto sono state scattate con una Nikon D60, ottica analogica Nikkor 200 mm, f 1:4)
Continuate a pensarmi, domani il secondo verdetto (spero l'ultimo).


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