CRONACA Girolamo Centomo agente immobiliare scomparso era uscito per un viaggio di lavoro verso Brescia.

VICENZA — «Siamo molto in apprensione per Girolamo, non abbiamo più notizie di lui da più di una settimana ma non voglio aggiungere altro, non voglio parlare». Si trincera dietro un grande dolore Patrizia Ternullo, la moglie del 54enne Girolamo Centomo,NELLA FOTO di cui si sono perse le tracce dal 28 maggio scorso. I carabinieri di Vicenza, a cui si è rivolta la donna formalizzando la denuncia di scomparsa, al momento stanno battendo ogni pista per ritrovare il padre di famiglia, mediatore immobiliare, titolare della società «Evoluzione e sviluppo srl» con ufficio in stradella dell’Isola, vicino a piazza Matteotti, e al contempo titolare dell’impresa agricola «Il salice». Secondo quanto è stato ricostruito l’uomo lunedì scorso ha lasciato la sua residenza di viale X giugno 160 dicendo di dover affrontare un viaggio di lavoro, con destinazione Brescia. Ha inforcato il cancello di casa con la sua Jaguar ma non è andato lontano con quell’auto perché è stata ritrovata poco distante. Cosa sia successo dal momento in cui Girolamo Centomo è sceso dalla macchina rimane un mistero. E soprattutto perché ha abbandonato la vettura? C’era qualcuno che lo ha costretto? Che lo ha minacciato, derubato o aggredito? Aggredito, come sarebbe successo un paio di mesi fa, durante un episodio verificatosi nel Veronese ancora tutto da chiarire. O semplicemente lunedì c’era qualcuno che lo aspettava. Il suo è un allontanamento volontario? Le domande sono molte, le risposte ancora nessuna o troppo poche. Sì perché a distanza di oltre una settimana del 54enne originario di Cologna Veneta non si sa nulla. Per la disperazione della moglie e delle sue due figlie. Gli investigatori al momento non escludono alcuna pista. Tengono comunque in considerazione il lavoro dell’uomo, mediatore immobiliare, e le problematiche del settore in questo momento economico.Secondo alcune indiscrezioni pare infatti che l’uomo versasse in difficoltà economiche e si tiene anche in considerazione che potrebbe aver voluto farla finita. Un’ipotesi che chi lo conosce esclude, per il suo carattere e la sua voglia di vivere. «Non lo avrebbe mai fatto, lui no» hanno riferito alcuni dei conoscenti e familiari che sono stati ascoltati in questi giorni dai carabinieri del maggiore Roberto Lerario. Tirano invece un sospiro di sollievo i parenti di Tommaso Rigno, il giovane vicentino di 23 anni che era scomparso nel nulla da una settimana, esattamente il 30 maggio: era uscito con la sua auto, senza portare con sè il cellulare. Martedì il fratello Alberto, angosciato, aveva chiesto aiuto agli amici tramite il social network Facebook. Ieri mattina il ragazzo è rientrato a casa spontaneamente. Disoccupato, pare che la ragione del suo allontanamento sia legata proprio alla mancanza di lavoro.DI Benedetta Centin TRATTO DA CORRIERE DI BRESCIA.IT DEL 06 giugno 2012