Dopo settimane di noia politica la "vita parlamentare" italiana sembra essersi ravvivata e questo grazie ad eventi riconducibili ad un obiettivo comune: le imminenti elezioni europee.
Ad arrivare per prima è stata la decisione di concedere i servizi sociali all’ex cavaliere Berlusconi in sostituzione della pena detentiva, che prevede un blando servizio di assistenza una volta alla settimana e che rappresenterà non più di una pausa rigenerativa dall’attività quotidiana che l’ex Presidente sta per iniziare e cioè la campagna elettorale.
Tuttavia, la pena alternativa, pur allontanando lo spettro degli “arresti domiciliari” e l’inagibilità politica, lascerà comunque il ricordo di una condanna che peserà sul morale del non più giovane Berlusconi.
Di questa decisione se n’è parlato in Parlamento, anche se gli argomenti più discussi paiono essersi stati altri in questi giorni, come a sottolineare il ridotto peso specifico di Forza Italia e del suo fondatore:
- prima la trasposizione di Grillo delle parole di Primo Levi che ha messo in evidenza quello che gran parte del mondo politico interno ed estero pensa del M5S ("molto incoerente e molto contraddittorio, non c'è coerenza nelle analisi: o politicamente debole o in malafede" sono le parole di un potenziale alleato europeo)
- poi la polemica della Lega contro Alfano durante l’informativa del ministro in Parlamento sulla questione immigrazione, che dimostra la ricerca della Lega di visibilità elettorale e di come sia diversa la politica moderata senza i diktat delle ali estreme della destra parlamentare
- per finire l’approvazione del 'ddl sul voto di scambio' che ha generato scontri immotivati e propagandistici, visto che la norma è un grande passo in avanti nella vita democratica del nostro Paese grazie alla sola aggiunta di due paroline magiche come “altra utilità” per definire la moneta, differente dal denaro, oggetto degli scambi di interesse mafioso.
Il resto è cronaca parlamentare, in attesa che si entri nel vivo dello scontro e che si aggiungano al dibattito tutti i contendenti, senza esclusione di colpi (bassi).