[Colonna sonora per la lettura: White noise ⎢ Mogway ⎢ 2011]
…..un’ondata di caldo fuori stagione.
Come sono arrivato in questa città?Dovrei esserci nato.Ma come capita spesso nei sogni ti ritrovi in un posto senza sapere come ci sei arrivato, non ricordi il tragitto.Ma questa è la mia città che profuma d’avanguardia e puzza anche di zolfo.Dal tetto di questo palazzo vedo circolare idee nelle strade come se fossero fiumi di sangue nelle vene.Piccole idee sussurrate che camminano su gambe coraggiose, si passano informazioni agli angoli delle vie del centro.Resistono tra le polveri sottili, nel traffico avulso dalla realtà, sotto le gru abitate e alla luce minimale di lampioni dallo stile importato.Ma bisogna fare presto, il cielo, stasera, sembra carta stagnola bruciacchiata e sembra riflettere la città, deformandola. Tra poco l’aria brucerà su se stessa.E bisogna essere altrove.Lontano da un calore che potrà essere fatale persino per creature ignifughe come noi.Tra lo stupore di chi non saprà che cosa dire, un volo disobbediente verso altre terre.Il cielo si apre, come la mia mente, anche di più, scie di luci stanche sulle strade.Palazzi rossi come tizzoni ardenti svettano senza speranza.Non è forse questo che desideravamo?Non è qui che volevamo arrivare?…Non è di calore che avevamo bisogno?
Immagino di essere seduto al volante di un’automobile lanciata su una lunga strada deserta o seduto al posto finestrino in treno o su un aereo e guardando oltre il vetro mi sento così bene.E’ sera, quasi notte e penso di essere immortale ma al tempo stesso sento che questa cazzo di vita è breve e svelta. Esco dal finestrino…dall’oscuro all’oscurità….
Fa.Ro.