“L’ultima Lacrima si trova a Londra? Sul serio?”
Raphael annuì. Dopo aver infranto la Lacrima del Ghiaccio, Bek, non conoscendo la posizione dell’ultima Lacrima, si era recata a Hong Kong, dove Raphael ed Eos avevano riparato in seguito alla visita di Bek al villaggio dei Guardiani. Raphael sembrava possedere molte informazioni sulle Lacrime e sulla situazione dei due Mondi in generale, quindi Bek pensava che fosse la persona giusta a cui chiedere lumi sull’ultima Lacrima.
Con Raphael sedevano a un tavolo del caffè della clinica privata in cui era stato ricoverato al suo arrivo a Hong Kong. L’ultima volta che Bek lo aveva visto, era disteso su un giaciglio di pelli, il fianco squarciato da una ferita profonda e il colorito cinereo, ma ora stava molto meglio, aveva recuperato colore in volto e gli occhi erano vigili e presenti.
Le grandi vetrate davano sul giardino e i raggi del sole illuminavano le piastrelle bianche e i tavolini di vetro del caffè.
“Come sta Eos?”
Nonostante le infermiere le avessero detto di come la ragazza si rifiutasse di lasciare il capezzale di Raphael, quella mattina non era presente al caffè. Bek aveva cercato di scacciare il pensiero delle ultime parole di Eos durante il viaggio, relegandolo in un angolo remoto della sua mente, ma, ora che sedeva di fronte a Raphael, sentiva di non poter ignorare completamente il problema.
“Sofia ha creato Eos al solo scopo di spezzare i collegamenti e programmato nelle sue cellule un meccanismo di autodistruzione per cui all’infrangersi di ogni Lacrima la sua vita si accorcia. È… pallida, debole. Assente. Ora sta riposando. Sa che non le resta molto da vivere e credo si sia rassegnata al pensiero… Passa il suo tempo raggomitolata a letto.”
Raphael volse lo sguardo al giardino, dove un’infermiera spingeva un vecchio in carrozzina.
“Avrebbe dovuto essere priva di sentimenti, come Aki e Rei. Avrebbe eseguito gli ordini, completato la missione e poi si sarebbe dissolta, trasformandosi in energia vitale e tornando nel Flusso. Sofia non avrebbe voluto vederla soffrire così…”
“Sembri sapere molto su Sofia…”
“Sono un Ingegnere, Bek. Uno dei pochi che abbiano avuto il privilegio di studiare la tecnologia dei Signori del Tempo. Ho trascorso la mia adolescenza nella città Eterna, con l’unica compagnia di Sofia e, più raramente, del Professore, per apprendere i segreti del PARADOX ENGINE, del VORTEX e del viaggio nello Spazio/Tempo. Conosco Sofia da quando ero bambino.”
“I Signori del Tempo?”
“Così, alla fine, mi hai trovato.”
Il Professore non si scompose, quando il Matematico varcò la soglia del suo ufficio.
“Perché avrei dovuto cercarti? Ho sempre saputo dov’eri.”
“Sei qui per impedire a Bek di spezzare l’ultimo collegamento? Chi fermerà Belle? Uno dei tuoi Homunculi?”
Il Matematico abbracciò l’ufficio con un ampio gesto del braccio.
“La Catastrofe, la morte di Arianna, la situazione in cui si trova questo piano dimensionale, avete fatto tutto voi.”
“Jess pensava che i suoi calcoli fossero perfetti e io non avevo ragione di dubitare di mia moglie.”
“Jess non era infallibile.”
“Non posso evitare una nuova Catastrofe, ma posso limitarne i danni.”
“Hai ancora la Sfera. Perché non la usi? Potresti salvare Arianna e Jess.”
“Lo sai anche tu che non posso tornare al punto zero senza generare un paradosso.”
Il Matematico scrollò le spalle.
“A questo punto, avrebbe importanza? Cosa vuoi che sia un paradosso in più o in meno?”
“Un paradosso in più o in meno per chi lo subisce fa la differenza tra la vita e la morte!”
“Tra l’esistenza e la non-esistenza. È diverso. Non posso credere che tu sia ancora così ingenuo! Dopo tutti questi anni.”
“Non impedirai a Bek e Belle di spezzare l’ultimo collegamento.”
Il Matematico sorrise.
“Ah, no? Chi mi fermerà? Tu?”
Il Professore trasse una pistola da un cassetto della scrivania. Il Matematico rise.
“Porti ancora quel cimelio con te?”
Isabella abbracciò le rovine di Porta della Terra con lo sguardo. L’ultima Lacrima si trovava a Venezia.
Nota
Con questo episodio si chiude questa piccola serie di racconti ambientati nel mondo di Gaia e Terra.
È probabile che continuerò la storia in un momento successivo, ma per adesso mi fermo qui.
Come consiglia Stephen King nel suo manuale, metterò la storia in un cassetto (digitale) e la lascerò riposare per un po'.
Grazie di cuore a tutti quelli che hanno seguito il progetto e letto la storia fino a qui! :)