Cronache di una Lombardia sotto la neve di un pendolare qualsiasi

Capitolo I - Treno regionale per Brescia, in partenza da Milano Lambrate, in ritardo di 20 minuti (nonché primo treno a partire dopo almeno 3 soppressi in rapida sequenza). Me ne sto seduto sfidando qualsiasi buonsenso igienico-sanitario guardando attraverso il finestrino (e il variopinto murales che ci hanno dipinto addosso) e leggendo pagine del mio libro qua e là. poco più avanti...
Controllore: "Biglietti prego"Ragazzo con il Whoolrich (avrà avuto la mia età): "Non è pronto, mi spiace"Controllore: "Che vuol dire che non è pronto? Ha o non ha il biglietto?"Ragazzo con il Whoolrich (avrà avuto la mia età): "Provi a passare più tardi, il mio biglietto ha un ritardo di 45 minuti"
Capitolo II - Fermata dell'autobus "1 Mompiano", San Polo, Brescia. Dopo 53 minuti e 33 secondi di attesa (e almeno 2 conducenti alla fermata dirimpettaia che alla richiesta di spiegazioni rispondevano mettendosi le mani nei capelli e sbraitando "non vede che tempo c'è?" come se fossimo a Lampedusa invece che nel nevoso nord) chiamo, esasperato, il numero verde di BresciaTrasporti.
Mapo (sfoggiando la sua proverbiale ironia): "Buonasera, chiam per segnalare un disguido estremamente gravoso. Più o meno in corrispondenza del capolinea della linea 1 ci deve essere un'enorme voragine in grado di inghiottire gli autobus. Aiuto! Sono già 5 quelli che h visto andare in quella direzione e nemmeno uno è tornato indietro"Operatore (pensieroso e, vi giuro, serio): "Strano, non mi avevano riferito questo problema! Grazie di averci segnalato il disguido. Mi ripeterebbe bene dove si trova?"Mapo (sgomento): ...Operatore (preoccupato): "Pronto?!! Pronto?!!"- tu tu tu tu tu-