Questo articolo è stato pubblicato su overnews magazine
Crossed +100 come suggerisce il titolo, ma come anche vi hanno detto nei mille rumors che hanno preceduto questa miniserie, parla del futuro del mondo infettato ideato da Ennis, un secolo dopo l’esplosione del contagio, sulle trasformazioni subite dalla società, e sui tentativi dell’uomo di recuperare il passato e ricostruire il viver civile.Future la protagonista del fumetto è un’archivista., nel mondo utopico immaginato dal bardo, la funzione di recuperare informazioni storiche dal passato, è altrettanto importante come lo è recuperare viveri e materie prime. Un’ ipotesi affascinante e sicuramente inedita.Affascinante come le dichiarazioni di Moore in un intervista in cui rivela cosa nasconde la scelta del nome Future.Moore continua imperterrito per la sua strada, dimostrando, semmai ce ne fosse bisogno, a tutti i simpatici troll da rete, di quelli che lo danno ormai per un autore in declino mentre leggono avidamente spazzatura seriale americana e non solo, che il suo metodo di lavoro è ancora certosino e francamente inimitabile, ed anche ad una cosa elementare come la scelta del nome di un character, è un passaggio studiato.Future infatti è nata nel 2077, è solo un nome, ma getta basi solide sulla continuity di questa serie.Il 2077 rappresenta il tempo in cui gli umani non infetti ricominceranno a ricostruire gli insediamenti, e far nascere nuovi esseri umani, “Future” ed “Hope”, futuro e speranza, saranno i nomi più usati, una sorta di buon auspicio per la razza umana.
Queste sono le piccole differenze tra il bardo ed il resto del mondo, la sua minuziosa dedizione al media.Andrade e Moore confezionano un prodotto altamente appetibile: le ampie inquadrature che l’illustatore brasiliano dissemina nella storia, che mostrano un mondo dove la natura si sta riprendendo i suoi spazi fanno da contraltare ai testi di Moore, come il diario di Future, una sorta di quiete che precede la tempesta. E’ come ascoltare la Primavera di Vivaldi su una stazione radio che gracchia e non si riesce di sintonizzare, e la melodia è costantemente interrotta dai gutturali suoni di Blind dei Korn., che invece poi ti esplode nel cervello improvvisamente nel capitolo 5.Non posso spoilerare nulla, posso dire che questo Crossed, non ha nulla a che vedere con i due precedenti capitoli che ho letto io, la trama è costruita in maniera strepitosa, Moore a modo suo ci rende spettatori di un incredibile centenario, una trama che si risolve lentamente, insidiandosi nella routine di Future e nelle sue incursioni in un mondo in cui la natura è in rinascita, e dove apparentemente la piaga dei crociati sta scemando.
Non continuo dopo.
Devo decidermi di mettere il punto e chiudere, come Future chiude il suo diario, perché altrimenti vi rivelo mio malgrado qualche particolare della trama che potrebbe rovinarvi la sorpresa.E’tutta colpa del bardo, quando si parla di lui, spenderei quintali e quintali di parole. Va da se che nel mio piccolo, consiglio questo volume, Crossed +100 vale ogni centesimo del suo prezzo, è la classica ventata di aria fresca, l’ho letto in parallelo alla sedicente guerra di Kirkman su TWD, quell’accozzaglia di finti colpi di scena, parolacce e morti di personaggi di rilievo,che si è combattuta in questi mesi tra Rick e il sedicente Negan, sedicente tenendo fede ai commenti entusiasti dei lettori, sul bonellide Saldapress.
Inutile dire che per quante allucinanti teorie partorisca la rete su Kirkman, ho sentito dire che secondo alcuni personaggi affetti da palese encefalite, sia il nuovo Moore, è lampante, che siamo su mondi diversi, da un lato c’è il fumetto mainstream ripetitivo, e dall’altro la pubblicazione autoriale. Riguardo l’edizione italiana, a Panini si possono muovere le solite critiche, il costo del volume e, come detto più su, la promozione dell’opera pari a zero, Panini da editore, sembra non aver alcun interesse nell’ampliare il bacino di lettori di questa collana, evidentemente confida nei soliti acquirenti, e nel passaparola in rete. Sembra anzi che faccia incetta di queste licenze “minori” per evitare che vengano prese da altri editori italiani, e perdere l’apparente monopolio dato dalle pubblicazioni Marvel. Questa teoria altamente cospirazionista l’ho partorita da un po’ di tempo dopo l’affondamento della linea Valiant, una serie di collane assolutamente non promosse e d affidate al caso.La speranza è che la linea Avatar, che per lo più però edita roba tra l’appena sufficiente ed il molto mediocre, resti a galla. Nonostante gli sforzi inesistenti di Lupoi e co. di farla conoscere al pubblico. Per il resto a parte tremende gaffe nella traduzione non c’è molto altro da dire sull’edizione, per esempio “To Casper” che nella versione originale sta per “spaventare”, in italiano diventa “Fantasmare”, che non significa nulla. Una scelta che denota che chi ha tradotto, non ha inteso molto bene la volontà dello scrittore (originale). Moore fin dalle prime rivelazioni, ha dichiarato che il suo Crossed+100 parla di un gruppo di uomini e donne con la volontà di ricostruire la società, una società estintasi nel secolo passato, e con essa il modo di parlare e comunicare, un modo ricostruito grazie anche agli sforzi degli archivisti, un mondo dove alcuni termini si sono persi nel tempo, come quello per descrivere lo spavento, Casperize,viene da Casper the Friendly Ghost, serie di cartoni animati del 1939, in cui lo spettro di un bambino, nonostante volesse giocare con le persone che incontrava, finiva per farle scappare via terrorizzate, soluzione perfettamente coerente con il certosino lavoro di Moore, tradurlo in Fanstasmare, solo perché Casper è un fantasma, va da se che riduce e svilisce il lavoro dell’autore.Ma a parte queste cadute di stile tipicamente italiote, Crossed +100 resta una lettura imperdibile.Direi che anche questo mese vi abbia detto tutto quello che c’era da dire.Fatemi sapere cosa ne pensate.Non mi resta che congedarmi.Baci ai pupi.