Crossed

Creato il 14 marzo 2012 da Narratore @Narratore74

La scoperta di questa opera la devo al buon Alex, che con la sua recensione mi ha aperto un mondo fatto di violenza, cinismo, crudeltà e rappresentazioni dell'animo umano che più vere non si può. Crossed, di Garth Ennis e Jacen Burrows, è una graphic novel atipica, almeno credo... Credo, visto che non sono un amante di questo stile di disegno, che esistano poche altre cose dall'impatto così forte come questa. L'incipit è facile, diretto: improvvisamente, non ci è dato di sapere ne come ne perché, le persone si trasformano. Diventano degli assetati di sangue, di morte, capaci di provocare le peggiori sofferenze in chiunque gli si trovi davanti, arrivando anche a seviziarsi fra di loro quando se ne presenta l'occasione. Un manipolo di sopravvissuti si mette in cammino, con la speranza di raggiungere l'Alaska e trovare così un luogo in cui poter restare nascosti agli scrociati. Il nome con cui vengono chiamati questi infetti, a metà fra gli zombie e gli infetti di 28 Giorni dopo, è dato dalla caratteristica deturpazione del viso, una sorta di croce rossastra che indica quanto l'infezione sia sviluppata. Una storia semplice a prima vista, che sa di già visto, ma che al contrario di quanto ci si possa aspettare nasconde lati nascosti e una magistrale costruzione dell'arco narrativo.  I personaggi sono vivi, reali, con tutti i loro difetti, le loro paure e le loro forze. Si evolvono, cambiano, mutando come quegli stessi infetti da cui fuggono, trasformandosi fino quasi a non riconoscersi. Un cambiamento che avviene all'interno, nell'anima, che macchia in maniera indelebile quello che erano un tempo e le rende irriconoscibili. L'ho detto, siamo di fronte ad un capolavoro, che merita tutte le attenzioni possibili e necessita di una lettura approfondita. Le chiavi di lettura si sprecano, andando dalla semplice storia pandemica, fino ad arrivare a vere e proprie introspezioni filosofiche su chi siamo e dove andiamo. Su quali siano i veri mostri e quanto di simile abbiano scrociati e non infetti. L'impatto grafico è da paura. In pochi saprebbero mettere in scena cose come l'uccisione a sangue freddo di otto bambini, o la descrizione metodica e particolareggiata di un serial killer, al punto da farcelo stare quasi simpatico. Potrei stare qua ore a raccontare episodi, tavole che hanno dell'incredibile solo per la bellezza con cui sono disegnate, e ancora non sarei riuscito a esporvi le sensazioni che si provano leggendolo. Siamo al cospetto di un atto di coraggio, un estremo scorcio nell'animo umano fino alle sue più recondite perversioni. Non c'è tregua, non c'è speranza, solo una fuga ininterrotta da qualcosa che non è definibile, come se in fondo si cercasse di fuggire da quel lato oscuro che è in tutti noi. In una scena vediamo un gruppo di scrociati intenti a masturbarsi su dei proiettili, per poi utilizzarli come veicolo d'infezione. Non ci interessa capire se sia possibile, se la velocità o il calore mantengano vivo il portatore dell'infezione. Basta vedere la scena per capire fino a che punto Ennis si è spinto, dove vuole trascinarci senza nemmeno chiederci il permesso. Nelle prime scene si vede un uomo accoltellato alla schiena, con il suo assalitore che pochi istanti dopo stupra quella stessa ferita come se niente fosse. Oppure una donna che si ritrova ad assalire gli stessi sopravvissuti per trovare cibo... Le barriere cadono, le differenze si assottigliano. L'uomo e la bestia, la bestia e l'uomo, in un insieme vorticoso di spirali senza fine che servono solo a farci pensare, ragionare su questioni che diamo per scontate. Chi sono i buoni? Chi i cattivi? Esiste una salvezza? Questo è Crossed, siete stati avvisati. Panini Comics - 20,00 Euro

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