Crostata alla marmellata di cocomera

Da Ciro66

Per la rubrica della serie “forse non tutti sanno che….” oggi parliamo della cocomera e della sua marmellata! Si, avete letto bene, proprio cocomera, detta anche zucca cedrina, la cosiddetta cucurbita citrullus, versione autunnale del parente estivo di rosso vestito!
La differenza si sente nel sapore, infatti è meno dolce della versione estiva più conosciuta, ma più aromatica e più adatta a realizzare delle buone marmellate come quella servita per questa ricetta!

per la pasta frolla:
200 gr di farina 00
50 gr di farina di mandorle
150 gr di burro
100 gr di zucchero
2 tuorli ( 40 gr )
vaniglia
buccia di limone

il procedimento è quello classico, fontana con le farine, lo zucchero, il burro morbido, gli aromi e i tuorli al centro.
Cominciare a lavorare il composto fino ad ottenere un impasto compatto, e metterlo in frigo avvolto in pellicola o carta forno a riposare prima di stenderlo in teglia.

Ma “forse non tutti sanno che…”
…dietro questo barattolo di marmellata c’è una ricetta, ma anche una storia, zuccherosa al punto giusto, come solo certe buone marmellate devono essere!

L’equazione del cocomero

Se un ragazzo – S – regala un cocomero a una ragazza – E – cosa mi sta a significare chiederebbe il Commissario Montalbano? Cambia nella risoluzione del problema sapere che è una cocomera, il frutto donato, non la ragazza ovviamente.
Se il frutto in questione poi è uno di quelli che spuntano dall’orto personale del soggetto donante? Ulteriore precisione, il soggetto donante non fa di mestiere l’agricoltore, ma l’ingegnere. Le incognite direi che aumentano in questa storia, spesso anche nei problemi matematici (e nella vita ancor più).
Iniziare a conoscersi è come gustare un piatto nuovo. Odori estranei colpiscono i sensi, mescolandosi a suggestioni che riempiono il palato. Talvolta queste onde arrivano a frangersi anche nella testa e, per i più fortunati, nel cuore. Come tante frequenze di altrettante radio: comprendi il genere della trasmissione quando ti ritorna indietro l’onda del desiderio, carica anche del desiderio dell’altro. Non sempre le trasmissioni coincidono. A volte è amicizia, altre empatia, talvolta incomprensione e dolori. Ma questa è un’altra faccenda. Nell’attesa infatti di nuove puntate, quella che segue è la ricetta dell’equazione della cocomera, ovvero di S: X = Y: E
NB: Le indicazioni sulla procedura sono poco ‘Montersiniane’ nel senso che mancano le once dei cibi & delle procedure tutt’altro che millimetrate, ma, come si sarà capito, qui l’ingrediente segreto è la Storia, la ricetta è il C’era una volta…che contiene la rosolatura del lieto fine (non si dice infatti Sono cotta di…?)

Marmellata di cocomera suggerita da Donatella

Tagliare la cocomera a fette non troppo spesse perché bisogna togliere tutti, ma proprio tutti i semini (è a metà tra una prova di dedizione pazienza & amore o di una puntata di Giochi senza frontiere….)
La metti nel tegame con un cucchiaio di acqua (se aggiungi lo zucchero subito diventa scura) quindi dopo un po’ per 1 kg di cocomera 300 di zucchero.
Mentre cuoce se fa troppa acqua si può togliere, un po’ alla volta.
Se la lasciate così rimane a cubetti ma se verso la fine della cottura la passate, assumerà la consistenza per essere spalmata. Sempre verso la fine della cottura qualche buccia di limone a piacere.
Perfetta in abbinamento coi formaggi. E’ proprio tale abbinamento che fa pensare che si potrebbe, sempre verso la fine, aggiungere un pochino di zenzero al posto della buccia del limone…
B.B.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :