Linguaggio giornalistico, splendido esame.
In uno dei tre libri che abbiamo dovuto studiare, era presente la differenza tra "Recensione" e "Critica".
La "Recensione" ha lo scopo di informare, oggettivamente, il lettore di un fatto. In parole povere, ad esempio nel caso di un libro, chi l'ha scritto, trama, prezzo e poco altro. La "Critica" invece consiste, avendo specifiche capacità tecniche, di giudicare oggettivamente un prodotto artistico.
Io ho immaginato un gigantesco "Gne gne gne" come a dire "Noi siamo i critici e voi non siete un cazzo", più o meno.
E l'ho trovata una cosa estremamente insulsa.
Ora, esulando dal problema critici, se possano o no valutare oggettivamente un prodotto artistico (Secondo me, è no, ma comunque) io, come blogger, tento a mescolare le due cose.
Nel senso che, lungi da me alzarmi a critico, specifico che nelle "recensioni" che faccio ci sono pareri personali, che possono piacere o meno, ma sono personali.La cosa che noto è che, quando gli internauti leggono che qualche blogger recensisce qualcosa che gli è stato dato da una casa editrice, o molti recensiscono una stessa cosa allo stesso modo, sono dei "Venduti".
Cercano di ingannare il lettore con recensioni marchettare (Che poi, sono coloro che dicono certe cose che pensano che il lettore medio di blogger sia in incapace.).
Insomma, si indignano, e di brutto pure, inventando accuse di ogni genere e grado. Alzando, a volte, anche enormi polverino, non capendo che il tempo delle guerre intestine è finito.
Tuttavia, succede solo con i blogger, non con le fonti ufficiali, giornali e tv.
Nessuno si è indignato quando in ogni dove veniva detto che Dracula 3D era il nuovo capolavoro di Argento.
Nessuno si è indignato quando in ogni dove veniva detto che 50 sfumature di schifo era il nuovo capolavoro della letteratura mondiale.
Nessuno si indignò quando uscì Paranomal Cctivity, e veniva pompato in modo assurdo, perchè era il nuovo Horror Horror Horror che gli altri facevano cosi schifo a confronto che levati.
Potrei continuare, con un post al giorno, fino alla fine dei miei giorni, ma sarebbe inutile.
Vedo che la blogosfera italiana è ancora piena di blogger pronti a saltarsi alla gola tra di loro, ma, se ci rifletto, a pare qualche visualizzazione momentanea in più (Che triste traguardo da ricercare) a loro non entra nulla in tasca.
E allora, a chi convengono queste guerre?