Il nome CRISANTEMO deriva dal greco crysanthemon che significa: "fiore d'oro". Il fiore è originario della Cina, ma all'inizio del IV secolo giunse in Giappone dove fu denominato Kiku. Una sua varietà, lo hironishi, con i suoi sedici petali disposti come raggi simili a quelli solari, diventò simbolo del sole e fiore imperiale. Alla fine del XII secolo fu inciso su spade, gioielli, abiti, ceramiche. Fino al secolo scorso, in Giappone potevano coltivarlo o raffigurarlo solo i nobili.
Oggi, quando i crisantemi fioriscono nei giardini imperiali di Tokio, l'imperatore offre un ricevimento grandioso durante il quale si mostrano agli invitati le più recenti varietà. I Giapponesi sostengono che questi fiori favoriscono la longevità perchè in erboristeria si usano per combattere la ritenzione idrica, la ritenzione dei liquidi.
Qui in Europa, purtroppo, il Crisantemo ha assunto un uso fortemente legato al giorno dei morti, all'usanza di deporre un mazzo di questi stupendi fiori sulle tombe dei nostri cari. Il Crisantemo, fiorisce in autunno, poco prima della commemorazione dei defunti e quindi è diventato il fiore ideale per ornare le lapidi. In realtà sono fiori dai colori gioiosi e dalle forme svariate.
Fin dall'Ottocento, il Crisantemo ha ornato i salotti parigini; da noti poeti italiani ( tra questi Giovanni Pascoli) è stato più volte celebrato in quanto fiore collegato all'autunno e ad un ambiente funereo.
Ma, fortunatamente, negli ultimi anni, il Crisantemo è stato rivalutato e la sua immensa varietà usata per decorare bordure, giardini rocciosi o balconi cittadini. Bene quindi raccoglierli per colorare i cimiteri che in questo periodo sono nebbiosi e uggiosi, ma non scordiamoci che il Crysanthemum può essere un ottimo abbellimento per la casa.