CS - Lunedì 21 marzo: inaugurazione della mostra IL GIARDINO DI GABRIELLA GALLERANI

Creato il 16 marzo 2016 da Nel @PeccatiDiPenna
Laboratorio Formentini per l’editoria
Via Formentini 10 20121 Milano

ha il piacere di segnalarvi l’inaugurazione della mostra
IL GIARDINO DI GABRIELLA GALLERANI
Imitare la natura: 45 anni di illustrazione per l’editoria
a cura di Mimaster Illustrazione e Paola Gallerani

Inaugurazione lunedì 21 marzo ore 19.00


 [mostra 22 marzo/11 aprile]
Con i suoi pennelli triplo zero, Gabriella Gallerani (Milano, 1942) ha illustrato per quasi mezzo secolo le copertine e le pagine delle principali pubblicazioni italiane dedicate alla natura, e non solo.
Dalle tavole interne e copertine per le «Guide alla natura d’Italia» di Arnoldo Mondadori (1969-80) alle oltre 100 copertine della rivista «Gardenia» (Giorgio Mondadori, 1985-95), dalle copertine per romanzi di Rizzoli e Sonzogno (sono 48 quelle per i romanzi di Liala) e quelle per la rivista «Il mio vino» (2002-04) alle centinaia di illustrazioni per «Il mio cavallo» (1997-99), «Il mio giardino» (1997-2003) e «Giardini» (2000-13) fino alla monografia Alfagatto (Officina Libraria, 2013), l’arte mimetica di Gabriella Gallerani, dove ogni animale è dipinto pelo per pelo e piuma per piuma e le gocce di rugiada ingannano l’occhio più avvertito, la consacra come una delle più grandi illustratrici botaniche e zoologiche d’Italia.
La mostra al Laboratorio Formentini per l’editoria ripercorre per nuclei la sua produzione, presentando un’ampia selezione degli oltre mille originali, insieme a bozzetti, pubblicazioni e oggetti che permettono di seguire il processo creativo in ogni fase, in un giardino virtuale abitato da piccoli animali e brulicante di vita e bellezza.
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Nel giardino di Gabriella si rinnova a ogni illustrazione la gara illusionistica tra Zeusi e Parrasio: non stupirebbe veder posarsi sui suoi fiori dipinti una farfalla vera, o una coccinella confondersi con quelle a tempera e acquarello, così come le lucertole che fanno capolino tra le foglie potrebbero prendere vita e guizzare via d’improvviso.
È un giardino vivido di colori e profumi, che rivaleggia per definizione e realismo con la fotografia ma che in più, in anni in cui photoshop non esisteva ancora e gli illustratori erano i re incontrastati nell’editoria e nella pubblicità (qualche decade fa…), si compone e articola in paesaggi e insiemi che sono “veri” senza per forza essere “reali”.
Con i suoi pennelli triplo zero, Gabriella Gallerani (Milano, 1942) ha illustrato per quasi mezzo secolo le copertine e le pagine delle principali pubblicazioni italiane dedicate alla natura, e non solo. Dalle tavole interne e copertine per le «Guide alla natura d’Italia» di Arnoldo Mondadori (1969-1980) alle oltre 100 copertine della rivista «Gardenia» (Giorgio Mondadori, 1985-1995), dalle copertine per romanzi di Rizzoli e Sonzogno (sono 48 quelle per i romanzi di Liala) e quelle per la rivista «Il mio vino» (2002-2004) alle centinaia di illustrazioni per «Il mio cavallo» (1997-1999), «Il mio giardino» (1997-2003) e «Giardini» (2000-2013) fino alla monografia Alfagatto (Officina Libraria, 2013), l’arte mimetica di Gabriella Gallerani, dove ogni animale è dipinto pelo per pelo e piuma per piuma e le gocce di rugiada ingannano l’occhio più avvertito, la consacra come una delle più grandi illustratrici botaniche e zoologiche d’Italia.
La mostra al Laboratorio Formentini per l’editoria ripercorre per nuclei la sua produzione, presentando un’ampia selezione degli oltre mille originali, insieme a bozzetti, pubblicazioni e oggetti che permettono di seguire il processo creativo in ogni fase, dalla progettazione con più proposte a matita fino all’esecutivo e alla sua resa a stampa, ricreando anche piccole wunderkammern con materiali di ispirazione e studio e strumenti (come l’aragosta in cartapesta o gli insetti in resina) che ripropongono lo spazio di lavoro, in un giardino virtuale abitato da piccoli animali, sempre graditi ospiti, e brulicante di vita e bellezza.
Gabriella Gallerani vive e lavora a Milano. Dopo un esordio nel mondo della moda come creatrice di tessuti, si specializza nell’illustrazione naturalistica (zoologia, botanica), collaborando con le maggiori case editrici italiane. Dal 1995 si dedica anche al recupero di vecchi oggetti in legno, che trasforma in pezzi da “gabinetto delle curiosità” dipingendoli a trompe-l’oeil con finti stipi, ceramiche, argenti e l’immancabile bestiario, e alla creazione di borse in seta e pelle e ornamenti in legno di noce intagliati dipinti a mano con fiori, animali e gioielli del suo immaginario fantastico. Dal 2002 collabora inoltre come scenografa per l’allestimento di spazi e negozi per Fiorucci, Cravatterie Nazionali, Bonaria Loi, Pria. Per le illustrazioni utilizza tecniche miste: tempera, acquarelli, matite e aerografo.
Il Laboratorio Formentini per l’editoria è uno spazio per la valorizzazione del lavoro editoriale. In questo particolare momento storico, e nella città italiana in cui da sempre si produce e si consuma la percentuale più alta del prodotto libro, è diventata quanto mai un’urgenza dare spazio ai protagonisti della filiera della lettura, dare loro voce per raccontare le storie del passato, guardare alle professioni del futuro, ospitare le esperienze internazionali e promuovere l’eccellenza culturale italiana nel mondo

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