Csi e gli anni del liceo

Creato il 31 agosto 2010 da Martatraverso
Ho visto finalmente la prima puntata di Csi della mia vita. E' successo domenica, all'ora di pranzo, mentre ero in preda a uno stato di salute non propriamente dei migliori.
La vittima in quell'episodio era un ragazzo, il classicobullo della scuola ucciso - forse - da qualcuno a cui aveva dato un po' troppo fastidio. A un certo punto i vari protagonisti si interrogano a vicenda su com'erano a quei tempi: chi secchione, chi popolare, chi sociopatico.
Mi è venuto da pensare a com'ero io, una sfigata con tanto di patentino, che diventava sempre più ridicola a ogni suo sforzo di apparire normale. Con il risultato che mi tuffavo sui libri, ore e ore di studio solitario per allontanare la mia mente dal pensiero di quanto la mia vita facesse schifo. E due volte l'anno arrivava la pagella a compensarmi di tutti i miei mali.
A ricordare ora quegli stati d'animo mi viene quasi da ridere. Quando sei al liceo vivi in una specie di limbo, ti autoconvinci che la vita cominci e finisca lì, ogni tua azione è vincolata dalla maggiore o minore popolarità che ne consegue.
Poi ne esci, e ti accorgi che fino a quel momento non sapevi un cazzo di cosa significa stare al mondo.

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