I mesi invernali sono i più giusti per cominciare a pensare ai viaggi da fare in primavera... e quale migliore fuga in paradiso che un viaggio a Cuba? Ho visto l'Isla Grande un po' in tutte le stagioni e, lo ammetto senza problemi, i mesi che vanno da Aprile a Giugno sono stati i più belli mai trovati da quelle parti: caldo giusto, umidità non troppo ossessiva e nessuna stagione delle piogge all'orizzonte. Una delle tappe fondamentali di un viaggio (almeno il primo) a Cuba é la città di Trinidad, dove di non sola bellezza e storia si vive. C'è anche la Canchanchara.
Trinidad é uno di quei posti di Cuba con un posto in cima al mio cuore. Quello che vi consiglio e che vi auguro davvero é di poterla vivere in un momento in cui non sia troppo piena di gente. Spesso, molte carovane di turisti, arrivano a Trinidad e ci restano fino a sera. Dopo il tramonto, o proprio durante esso, la città cambia faccia perchè l'offerta alberghiera non é immensa e, mi viene da dire per fortuna, non troppe persone possono soggiornare in città. Dopo il tramonto Trinidad é come se cambiasse abito, come se si rilassasse. E sono proprio le ore che anticipano il tramonto quelle giuste per vivere una delle molte esperienze alcoliche cubane: in questo caso si tratta dell'incontro con la Canchanchara.
La Habana ha il Mojito e il Daiquiri, Cojimar ha un cocktail chiamato Gregorio (in onore proprio del Vecchio e il Mare), Santiago si concede il rum più puro e Trinidad ha la Canchanchara, un cocktail dal nome difficile con origini popolari e nato proprio a Trinidad. Questo insieme di gusti cubani non é mai diventato un cocktail da esportare, come gli altri di origine cubana, ed é rimasto famoso solo in una certa parte dell'isola. E' forte e si serve in una sorta di tazza fatta di terracotta. La Canchanchara é nata nel periodo della Prima Guerra di Indipendenza Cubana (1868 circa) e serviva per dare ristoro e forza (e forse anche stordimento) a chi combatteva per la libertà di Cuba e il suo affrancamento dalla Madre Patria. Attualmente, a Trinidad, c'é proprio un locale che porta lo stesso nome, dove si vuole proprio celebrare il luogo di nascita della Canchanchara e ci si può rilassare all'ombra di una pergola, ascoltando ovviamente musica cubana. Questo locale é spesso pieno per i molti pulmann di turisti che arrivano in citta. Ma voi pazientate, aspettate il tramonto e vedrete.
Di cosa é fatta la Canchanchara?
Ovviamente, come per tutti i cocktail cubani, si parte da una base di rum (l'invecchiamento del rum va un po' a gusti. Normalmente si consiglia di usare il 3 anni). Il miglior amico del rum, da quelle parti, é sicuramente il lime al quale viene aggiunto - e qui troviamo la novità rispetto ad altri cocktail cubani - il miele. La Canchanchara non é mai servita troppo fredda perché altrimenti il miele fa più fatica a sciogliersi e per questo risulta, al primo sorso, molto più alcolica di altre bevande alcooliche cubane. In realtà non é così... ma occorre sempre bere responsabilmente in modo che una grande esperienza di viaggio non si trasformi in una grande esperienza a testa in giù.
Per me la Canchanchara é il gusto perfetto per raccontare Trinidad, la sua atmosfera calda e avvolgente e quel pizzico di storia che sembra non voler mai lasciare andare una città che é rimasta ferma nel tempo, almeno nel suo centro storico, ed é bella proprio così com'è. I colori del tramonto sono quelli perfetti per la Canchanchara, momento durante il quale la luce del sole sembra voler ridisegnare e dare un tono diverso a tutto ciò che compone la città. L'ultima volta che passai di lì mi ritrovai quasi da sola e urlai quasi al miracolo. Mi immaginavo sull'alta torre che sovrasta la città a sognare nuovi viaggi, magari un'esplorazione attenta della Sierra de l'Escambray, uno di quei posti cubani che non dimenticherò mai.