I colaz sono facili da fare; al contrario delle kolazie triestine, appartengono alla categoria dei lievitati per cui bisogna armarci di un po' di pazienza perché si sa che i lievitati hanno dei tempi tutti loro che variano in base alla temperatura della stanza ma anche alla forza delle farine usate. Per queste ciambelline ho usato (metà dose rispetto al libro): 250 gr di farina manitoba 50 gr di zucchero 40 gr di burro fuso 12 gr di lievito di birra mezzo bicchiere di acqua tiepida abbondante cannella grappa q.b. In una ciotola versiamo l'acqua tiepida, aggiungiamo un pizzico di zucchero e sbricioliamo il lievito di birra; lasciamo che questo si riattivi per 10 minuti. Trascorso questo tempo mescoliamo bene e aggiungiamo 50 gr di farina, amalgamiamo il tutto e facciamo lievitare fino al raddoppio del volume in un luogo caldo e al riparo da correnti di aria. Riprendiamo ora il nostro lievitino e trasferiamolo in una ciotola più grande; aggiungiamo lo zucchero, la cannella, la farina e il burro fuso, mescoliamo e iniziamo ad aggiungere grappa in una quantità tale da poter ottenere un impasto morbido e malleabile tipo la pasta della pizza o degli gnocchi. Mettiamo quindi di nuovo a lievitare fino al raddoppio del volume. Ora il nostro impasto è pronto, trasferiamolo su un piano di lavoro infarinato e, dopo averlo lavorato pochissimo con le mani, iniziamo a filare il nostro cordoncino come si fa per gli gnocchi, possiamo farlo o direttamente dall'impasto e prelevando singoli pezzetti di pasta da quest'ultimo, come ci è più pratico.. Chiudiamo i cordoncini per formare delle ciambelline e lasciamole riposare giusto il tempo necessario a portare a bollore una pentola con l'acqua. tuffiamo le nostre ciambelline nell'acqua bollente per pochissimi secondi, trasferiamole poi su una placca ricoperta da carta forno e facciamo cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti circa o comunque finché i colaz non saranno belli gonfi e dorati. Spero che questa ricetta vi sia piaciuta e vi aspetto il prossimo mese per un nuovo appuntamento con la cucina del Friuli Venezia Giulia:
I colaz sono facili da fare; al contrario delle kolazie triestine, appartengono alla categoria dei lievitati per cui bisogna armarci di un po' di pazienza perché si sa che i lievitati hanno dei tempi tutti loro che variano in base alla temperatura della stanza ma anche alla forza delle farine usate. Per queste ciambelline ho usato (metà dose rispetto al libro): 250 gr di farina manitoba 50 gr di zucchero 40 gr di burro fuso 12 gr di lievito di birra mezzo bicchiere di acqua tiepida abbondante cannella grappa q.b. In una ciotola versiamo l'acqua tiepida, aggiungiamo un pizzico di zucchero e sbricioliamo il lievito di birra; lasciamo che questo si riattivi per 10 minuti. Trascorso questo tempo mescoliamo bene e aggiungiamo 50 gr di farina, amalgamiamo il tutto e facciamo lievitare fino al raddoppio del volume in un luogo caldo e al riparo da correnti di aria. Riprendiamo ora il nostro lievitino e trasferiamolo in una ciotola più grande; aggiungiamo lo zucchero, la cannella, la farina e il burro fuso, mescoliamo e iniziamo ad aggiungere grappa in una quantità tale da poter ottenere un impasto morbido e malleabile tipo la pasta della pizza o degli gnocchi. Mettiamo quindi di nuovo a lievitare fino al raddoppio del volume. Ora il nostro impasto è pronto, trasferiamolo su un piano di lavoro infarinato e, dopo averlo lavorato pochissimo con le mani, iniziamo a filare il nostro cordoncino come si fa per gli gnocchi, possiamo farlo o direttamente dall'impasto e prelevando singoli pezzetti di pasta da quest'ultimo, come ci è più pratico.. Chiudiamo i cordoncini per formare delle ciambelline e lasciamole riposare giusto il tempo necessario a portare a bollore una pentola con l'acqua. tuffiamo le nostre ciambelline nell'acqua bollente per pochissimi secondi, trasferiamole poi su una placca ricoperta da carta forno e facciamo cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti circa o comunque finché i colaz non saranno belli gonfi e dorati. Spero che questa ricetta vi sia piaciuta e vi aspetto il prossimo mese per un nuovo appuntamento con la cucina del Friuli Venezia Giulia:
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