Magazine Cucina

Cucina regionale giuliana: Minestra de bisi spacai o bunkersuppe

Da Nuvoledifarina
©http://nuvoledifarina.blogspot.com. Eccoci all'appuntamento settimanale con la cucina regionale, questa volta il nostro viaggio culinario è alla scoperta delle zuppe tipiche; la zuppa fa parte di tutte le tradizioni in quanto molto spesso è un piatto semplice e fatto con ingredienti di facile reperibilità e soprattutto economici. Queste sono le ricette che partecipano alla raccolta di questa settimana elencate per regione di appartenenza:
Cucina regionale giuliana: Minestra de bisi spacai o bunkersuppe
SICILIA: Zuppa di Vongole cco pummaroru di Cucina che ti Passa
CALABRIA: U maccu di Rosa ed io
CAMPANIA: Zuppa paesana di Le Ricette di Tina
TOSCANA: Zuppa di farro della Garfagnana Non solo piccante
LOMBARDIA: Pantrid maridaa o panada L'angolo cottura di Babi
VENETO: Menestra de Fasoi di Semplicemente Buono
PIEMONTE: Mnèstra id sáisri e fasulánna di La Casa di Artù
EMILIA ROMAGNA: I passatelli di Zibaldone Culinario
qui da me per il FRIULI VENEZIA GIULIA: Minestra de bisi spacai o bunkersuppe
Anche questa volta post in dialetto e in basso la traduzione in italiano
Cucina regionale giuliana: Minestra de bisi spacai o bunkersuppe
Quando te pensi alla minestra e a Trieste te vien subito in mente la jota, ma no gavevo voia de postar una roba che la gente conosi za, piuttosto volevo far conoser qualche altro piato tipico de quei che de solito te prepari a casa e che te pol trovar qualche volta in un  ristorante tipico. Go scelto la minestra de bisi spacai, una ricetta casalinga e con pochi ingredienti ma bona e nutriente. Sta minestra la vien ciamada anche Bunkersuppe, come i la ga ciamada i austriaci, specie i soldati, per due motivi: el primo xe che essendo facile de far la iera preparada tante volte dai coghi dell’esercito perché no i doveva starghe via troppo, el secondo xe perché iera la minestra dei carcerati, difatti bunker iera anche el nome che i gnochi ghe dava al canon. Ai coghi dell’esercito ghe andava ben perché i metteva su una minestra e dopo ghe la dava ai prigionieri e ai soldati, a sti ultimi i ghe la dava con dentro un poca de carne de porco. Stando a Trieste meio de tuto xe meterghe dentro un per de luganighe de cragno ( ocio a no metter dentro quele de Vienna).
Adesso vedemo come che se la prepara, per do persone mi go messo:
125 grammi de bisi spacai1 patata picia2-4 luganighe de cragno3 cuciari de farina 00Un poca de zivola1 litro de acquaOio de olivaSal e pevereCrostiniLasemo i bisi in acqua per almeno do ore, dopo scaldemo una pignata e metemo un fil de oio e un poca de zivola taiada fina e lasemo che la se rosoli, taiemo la patata a tocheti e metemola in pignata con la zivola ben rosolada e i bisi scoladi. Metemo dentro anche l’acqua e femo cusinar per un ora a fogo medio basso. In una padella picia metemo un poco de oio e come el se scalda metemo la farina, la femo dorar e la metemo coi bisi a metà cottura. Dopo un ora i bisi sarà una crema densa, basta meter sal e pevere e meterla in piatto con i crostini soffritti in oio o burro e le luganighe cotte in padella, chi che vol pol cusinarle con la zivola e lasarle in pignata tutto el tempo, mi invece le go cusinade a parte. Portemo in tola anche un bon bicer de rosso, mi ve consiglio un bon Teran del Carso
IN ITALIANO:
Quando si pensa alla zuppa e alla città di Trieste, la memoria va subito alla Jota, ma non mi andava di postare un qualcosa già noto ai più, piuttosto volevo far conoscere qualche altro piatto tipico, di quelli che si preparano di solito a casa e che raramente si trova nei menù dei ristoranti tipici. La scelta è caduta sulla minestra de bisi spacai, ovvero minestra di piselli secchi spaccati, una ricetta casalinga fatta con pochissimi ingredienti ma ricca di gusto e nutriente. Questa minestra viene anche chiamata con il nome di bunkersuppe, questo nome è stato dato alla minestra dagli austriaci, soprattutto dai soldati per due motivi: il primo è che essendo una ricetta semplicissima da fare questa era ottima per i cuochi dell'esercito che non dovevano star troppo dietro alla preparazione; il secondo motivo è che questo era anche il piatto dato ai carcerati, infatti il termine bunker nel tedesco popolare all'epoca indicava anche il carcere. I cuochi dell'esercito quindi avevano un gran vantaggio preparavano questa ricetta sia per i prigionieri che per i soldati, a questi ultimi però la servivano accompagnata con un po' di carne di maiale. E siccome siamo a Trieste l'accompagnamento migliore è dato dalle salsicce o per dirla meglio dalle luganighe de Cragno, salsicce di maiale caserecce (da non confondere con le luganighe de Vienna che sono invece i wurstel!!)Ma andiamo a ricetta e preparazione, per due porzioni io ho usato:
125 gr di piselli secchi spaccati1 patata piccola2 o 4 salsicce di Cragno (dipende dalla fame e se volete che sia un piatto unico o meno)3 cucchiai di farina 00un pezzetto di cipolla 1 lt di acquaolio extravergine di olivasale, pepecrostini di paneAmmolliamo i piselli secchi per almeno due ore. Trascorso questo tempo prendiamo una pentola, riscaldiamo un filo di olio e mettiamo a rosolare la cipolla affettata finemente; tagliamo la patata a tocchetti e quando la cipolla è ben rosolata aggiungiamola in pentola assieme ai piselli sgocciolati. Versiamo 1 lt di acqua e facciamo cuocere per un'ora a fuoco medio basso. In un padellino mettiamo ancora un goccio di olio e quando questo è caldo, versiamo i cucchiai di farina; facciamo dorare quest'ultima e andiamo ad aggiungerla alla pentola con i piselli dopo circa metà cottura. Al termine dell'ora i piselli si saranno ridotti ad una crema densa; non ci resta che regolare la minestra di sale e di pepe e metterla in piatto accompagnata con crostini soffritti in olio o burro e salsicce cotte in padella; per chi volesse le salsicce possono anche essere rosolate assieme alla cipolla e lasciate in pentola fino a cottura della minestra, io le ho invece cotte a parte. Per finire portiamo in tavola anche un vino rosso, consiglio un buon Terrano, un vino corposo che viene prodotto nel Carso.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Da Nori Ruzzier Damin
Inviato il 29 settembre a 16:34

Semo Triestini e vivemo in Sud Africa, e stato bello poter leggere la ricetta dei Bisi Spacai nel nostro dialetto, mi ha ricordato anche mio fratello aveva cucinato i bisi nella pentola a pressione e il coperchio e` scoppiato e avevamo il soffitto con le stalagttiti verdi!!!!!!Iera sai de rider (e po pianser per netar).