L’ultimo video di Cudi The Kid e King Chip – Just What I am – rispecchia per molti versi le tematiche precedentemente trattate nell’analisi del singolo di Ke$ha – Die young. Gli artisti sono le “divinità” dei propri fan, ovvero ascoltatori anonimi che venderebbero tranquillamente l’anima per vivere una vita fatta completamente di sballo, donne (e uomini) in adorazione perpetua, la cui unica preoccupazione è soddisfare gli appetiti più materiali.
Ci troviamo di fronte ad un altro video con una quantità esorbitante di simbologia e dalla trama che rispecchia lo stile di vita desiderato dall’elite per le masse (in particolar modo per i giovani). Il video è suddiviso in due parti: da un lato Cudi e King Chip immersi nella folla, si fanno adorare dai fan, ormai divenuti “membri di culto”, fotocopie imperfette dell’idolo di turno. Dall’altra siamo in un ambiente surreale, dove i 2 artisti, viaggiano lungo una strada deserta, un segno, forse, di come abbiano fatto tabula rasa di amicizie e affetti per trasformarsi in servi dell’elite.
UN CULTO DI SESSO E MORTE
In diverse scene, possiamo veder comparire, per brevissimi istanti, teschi di vario genere che ci ricordano il contesto settario e luciferino del culto illuminato, il quale adora la materia nelle sue forme più degenerate.
I fan, vengono considerati, dei cloni, privi di qualsiasi caratterizzazione, possiamo osservarlo bene in questa immagine
“I’m just what you made God” (Sono ciò che tu consideri Dio)
Tutto ciò che un odierno e “normale” adolescente desidererebbe, è riassunto in questo video: Cudi e King Chip hanno raggiunto l’apice del successo trasformando le loro vite in ciò che sognavano diventando protagonisti del loro destino e modelli (idoli) per le nuove generazioni, alla continua ricerca dell’estremo, in quanto la normalità è diventata (è stata fatta diventare) scialba e noiosa.
Dopo anni di continua desensibilizzazione alla violenza, al sesso, alla droga e agli estremismi più forti, l’unico modo per “divertirsi” è quello di ricercare un limite ancora maggiore che soddisfi i nostri appetiti più bassi.
“Ain’t no such thing as Satan, evil is what you make it” (Non si tratta di Satana, male è ciò che consideri come tale)
Ecco una bella frase per sviare molti giovani (ma ne sono sicuro, anche molti adulti), si cerca di relativizzare l’irrelativizzabile, si cerca di trovare una giustificazione filosofica alle proprie colpe e alle proprie responsabilità: se il male è ciò che considero come tale, i sacrifici umani, il sesso, l’immoralità, sono un bene perchè permettono (alla star di turno) di sfruttare enormi vantaggi in termini di successo e di fama.
Questa parte della canzone mostra tutta la corrutibilità e l’assenza di dignità degli schiavi degli illuminati. Stringendo patti con l’elite occulta avranno in cambio successo e ricchezza materiali.
TUTTE ILLUSIONI
Nella seconda parte della canzone Cudi e King Chip sembrano però analizzare il rovescio della medaglia. E’ certo che essere “divinità” in Terra ha i suoi vantaggi, ma la “coscienza” non è facile da tenere a bada soprattutto se si vende l’anima.
“I diagnose my damn self, these damn pills ain’t working fam
In my spare time, punching walls, fucking up my hand
I know that shit sound super cray but if you had my life you’d understand
But, I can’t fold, some poor soul got it way worse
We’re all troubled, in a world of trouble
It’s scary to have a kid walk this Earth
I’m what you made God, fuck yes I’m so odd
Thinking ’bout all my old friends who weren’t my friends all along
Hm, when it rains it pours, whiskey bottles on the sinks and floors
Everyday to find sane’s a chore, amidst a dream with no exit doors”
Pillole e altri farmaci non sembrano funzionare, tanto che il cantante deve sfogare la sua ira tirando pugni al muro. Questa parte sembra sottolineare una situazione di malattia/rimorso dovuta alla situazione in cui si è trovato. La giustificazione, come spesso avviene, nel caso dei codardi, si rifà al “tipo di vita” (se avresti la mia vita capiresti), suggerendoci che, essendo una celebrità ha dovuto sottostare a certi vincoli, non sempre facili da sopportare.
Cudi è diventato il modello di una gioventù viziata, ignorante e degradata, è il loro Dio. Un Dio, come lui stesso afferma “strano” e bizzarro (I’m what you made God, fuck yes I’m so odd). E’ un mostro partorito dagli illuminati per manipolare il nostro futuro, ovvero i giovani. Di particolare interesse l’ultimo verso: “amidst a dream with no exit doors” (in mezzo ad un sogno senza vie d’uscita): Cudi è intrappolato nel suo bellissimo sogno, non può più tornare alla realtà perchè è nelle mani dell’elite, schiavo di un volere superiore (e di una programmazione).
Chi è il deus ex machina?
E’ divertente questa scena con Steve Aoki, dove un “fan” lo copia nei movimenti….Ancora una volta vediamo come i “fan” vengono presi in giro dagli stessi artisti che li vedono (giustamente) come contenitori vuoti, utili solo a diffondere il culto perseguendo gli ideali illuminati.
CONCLUSIONE
Negli ultimi anni i video musicali hanno assunto caratteristiche sempre più particolari, in modo da spingere una determinata agenda. Se prima questa fenomenologia era relativamente diffusa, suscitando, al massimo le risa degli “esperti” musicali e del pubblico, ora le cose sono drasticamente cambiate. Gli artisti di punta incorporano in ogni loro video decine e decine di simbologie illuminate, propagandando uno stile di vita studiato a tavolino per le masse.
Agli adolescenti viene mostrato un modello di vita “desiderabile” ma irraggiungibile (non sono nè illuminati nè star famose), andando a stimolare la crescita di individui frustrati, violenti e decisamente ignoranti. La vita non è fatta solo di sesso, droga e musica, è fatta anche di responsabilità, il vero segreto per maturare e diventare delle persone affidabili ed oneste.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake