“Ogliarola leccese”,“Pizzuta leccese“, “Ogliarola salentina“, “Chiarita“.
PerGiovanni Presta corrisponde alla Olea salentina o Sallentina degli antichi; citata da scrittori georgici quali Catone, Varrone, Macrobio che ne esaltavano la finezza dell’olio. Oltre a ciò gli anziani agricoltori ne apprezzavano anche le rese elevate.
Questa cultivarè diffusa su oltre 50.000 ettari in provincia di Lecce.
L’albero presenta una struttura di grandi dimensioni che può raggiungere e superare i 15 metri di altezza, con portamento pendulo, chioma mediamente folta, caratterizzata da vigoria media e produttività elevata ma alternante. La foglia di medie dimensioni, di forma allungata ellittico-lanceolata, colore verde, con la pagina inferiore di colore verde chiaro. La fioritura è tardiva e molto abbondante.
La cultivar è molto diffusa per l’abbondante fruttificazione e le rese molto elevate, sebbene presenti il difetto dell’alternanza di produzione, è meno rustica della “Cellina di Nardò”, resiste meno alle malattie, risultando particolarmente sensibile alla carie, alla rogna, al cicloconio, alla mosca, alla brusca parassitaria, alle nebbie, alle brine e ai venti marini, rifugge inoltre dai terreni umidi, tanto che alcuni agricoltori hanno preferito sostituirla con la più resistente Cellina di Nardò.
La drupa ha un peso medio di 2 grammi, è di forma ovale quasi reniforme, asimmetrica, con diametro massimo posto centralmente, con apice appuntito e base arrotondata, da verde a violacea nera, con epicarpo pruinoso che presenta molte lenticelle di grandezza media. Il suo nocciolo è fragile è la polpa è di colore rosso vinoso. E’ la più oleosa fra tutte le varietà con rese medie in olio del 25%.
E’ il componente fondamentale dell’Olio Extravergine di Oliva DOP “Collina di Brindisi” ed uno dei componenti fondamentali del DOP “Terra d’Otranto”.