Recensione
- Autoprodotto
- Anno: 2015
Come un gas che satura lentamente e silenziosamente tutta l’atmosfera i Cultro riempono il nostro etere con la loro musica, piena di caldo, freddo, odio, amore, spazio e muri.
Tool, Neurosis, soprattutto tanto Cultro come riferimenti principali, anche perché le suggestioni non si fermano qui, perché alla fine questa è psichedelia pesante moderna. Le canzoni durano tutto molto, facendo risaltare la bravura compositiva dei Cultro, davvero molto abili ad intrecciare motivi diversi, e speciali nel creare dei loop che si avvicinano all’essere drone, e questo è la specialità della casa. Come esordio è assai notevole, sentita la sicurezza e la facilità di creazione che hanno i Cultro. I pezzi sono tre e sono perfettamente bilanciati fra loro, andando a comporre un quadro ben riuscito. Nella musica dei Cultro ci si perde fin da subito e non si ha più voglia di tornare indietro.
TRACKLIST
1. Sands
2. Atar
3. On How To Wake The Stone
LINE-UP
Marco Riccardi : Guitar, Vocals
Alessandro Nanna : Bass, Vocals
Gianluca Ortu :Drums, Percussion