Cults - Cults [2011]

Da Drnick @defeatedsounds
I punti di vista sono il vero limite dell'uomo. Provate a pensarci un attimo, provate a pensare anche solo per un istante brevissimo. E se foste voi a non piacere ai broccoli e non il contrario? E se fossero le nuvole ad immaginare che forma abbiate? Tu lo sai? Per dire, se fosse il nostro camminare elevati a due zampe a ripugnare i serpenti? "Che schifo, striscia!" Ma vaffanculo, direbbe lui, schifo lo farai te, io almeno non cado dalle scale spaccandomi il collo. Punti di vista, dunque, relatività. Qualcuno ha detto che l'estate parrebbe finita, ma io che non c'ho proprio voglia di felpe cappotti maglioni e tutto il resto, io ti dico di no. Punti di vista. È per questo che oggi vi lancio questo disco. Tipo è simile a quello di qualche post fa, quel granuloso dischetto di Ty Segall, solo che quello era più come il trailer di un film, l'anteprima a bassa risoluzione di un'estate che si sta aspettando e il riassunto a diapositive di una vacanza appena finita. Questo, invece, ho come l'impressione che sia più frammentato. Tanti flash messi insieme, complice il suono lontano, la voce da reginetta del ballo anni '60, le atmosfere rilassate e piene zeppe di occhiali da sole, distributori di benzina, strade di montagna. Dicevo, flash, momenti, istanti. Ognuno i suoi, chiaramente. Come prima, punti di vista.

Tracklist:
  1. Abducted
  2. Go Outside
  3. You Know What I Mean
  4. Most Wanted
  5. Walk At Night
  6. Never Heal Myself
  7. Oh My God
  8. Never Saw The Point
  9. Bad Things
  10. Bumper
  11. Rave On
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