Cultura aziendale/ Formazione Online. Quali le innovazioni per navigare i mari aperti in tranquillità

Da Redazionetitel @titelonline

di Antonio Conte – La TV non fa che dare notizie su crisi, fannulloni e politici senza etica che a botta di scopa mediatica pensano di ripulire la propria coscienza e separare la corruzione ed il malaffare dalla gestione della cosa pubblica.

L’Italia si, l’Italia no? Quando finirà questo tempo delle incertezze? Ma gli imprenditori italiani, i lavoratori del privato meritano maggiore rispetto e una continuità professsionale – per chi ne conserva una –  per lo meno nel medio periodo. La lega pare ormai in difficoltà serie e chissà se si riprenderà. Affari loro. Noi cittadini, lavoratori, ma anche pensatori e innovatori aziendali dobbiamo pensare ad intercettare nuove tendenze del mercato, i gusti dei consumatori, le aspettative dei clienti che ormai non nascondono di voler conoscere tutto e di esprimere le proprie opinioni, ma anche di scambiarsele.

Mi ha colpito un servizio televisivo in cui l’intervistato rispondeva che le aziende nell’ultimo decennio doveva pensare a innovarsi per reggere le ondate del mercato irruento e non investire in finanza o nell’acquisto di case. E, dunque la domanda che mi ponevo è come innovare un’azienda di formazione, ammesso che ne abbia bisogno. Ma ve ne è sempre bisogno, almeno quello di far circolare le idee e una prerogativa per farne nascere altre e magari quella giusta.

In un altro episodio di formazione universitaria si faceva notare che è questo in cui il consumatore è molto sensibile alle offerte aziendali ed esigenze sotto il profilo del come viene offerto un servizio. Si concludeva che dopo l’era dei servizi si sta affacciando l’era delle ‘esperienze’. Il consumatore ama fare esperienza, riscopre il gusto dell’esplorazione, la curiosità della prova. Ama immergersi attivando tutti i sensi: udito, vista, tatto. Per rendere maggiormente coinvolgente il consumatore bisognerebbe abbinare un odore caratteristico e magari un gadget gustoso.

Molte idee sono dunque possibili, ma eccone una di seguito, il passaggio di videoconferenza a telepresenza rappresenta una sostanziale innovazione. Anche creare dei salottini in cui il docente possa fare la sua lezione come fosse un piccolo studio televisivo, di quelli confortevoli e caldi. Anche fare lezione in due: un uomo ed una donna magari. Certo – direte – sto esagerando! Ma in un discorso in cui si vuole aprire un dibattito pubblico su come si può innovare un servizio mi pare lecito.

Per lanciare questo tema m servo ancora di tre video e di un artico già annunciato, ma mi aspetto di leggere anche la tua opinione.

Antonio Conte

Cisco TelePresence Town Square - John Lennon Only people

Caricato da joewalrus in data 12/gen/2009

Cisco TelePresence. Bringing people, and countries, a little closer together. That’s the human network effect.

Cisco TelePresence Vision

Caricato da CSCOPR in data 16/apr/2010 - Cisco TelePresence Vision

Telepresence (Cisco Videoconferencing)

Caricato da Love2Singa in data 14/nov/2007 - The Way of the Future

La telepresenza viaggia sul cloud

Il redazionale di http://www.lineaedp.it è disponibile al seguente indirizzo.

Orange ha presentato i nuovi servizi di videoconferencing sulla nuvola, che garantiscono un modello di gestione flessibile e interoperabilità.

La necessità di accelerare i processi decisionali e favorire le comunicazioni dentro e fuori l’azienda globale è oggi una leva di competizione decisiva: in questo senso, le soluzioni collaborative, come i servizi di video conferencing telepresenza, possono aiutare le imprese a raggiungere i propri obiettivi di business e sono oggi al centro dell’interesse di molti vendor tecnologici.

Sull’onda di questi trend, Orange Business Services accresce la sua offerta video, puntando soprattutto su nuove soluzioni cloud-based, presentate alla stampa di tutto il mondo attraverso una diretta streaming web. L’evento è stato trasmesso da quattro stanze di Telepresence in contemporanea (a Parigi, Londra, Pechino e Amsterdam) permettendo ai giornalisti di sperimentare in prima persona le tecnologie video proposte dalla multinazionale.

«Il video - ha esordito dalla capitale francese Vivek Badrinath, Ceo di Orange Business Services -sta conoscendo in questi anni un vero e proprio revival. Se prima gli utenti avevano abbandonato l’idea delle video chiamate, scoraggiati da lentezza di trasmissione, immagini di scarsa qualità e altri inconvenienti, oggi stanno tornando in auge grazie alla banda larga e all’alta definizione».

Le soluzioni collaborative video, come ha sottolineato l’amministratore delegato, offrono alle aziende moderne, sempre più dislocate e globalizzate, una serie di indiscutibili vantaggi, tra cui ovviamente la possibilità di tagliare sui costi di trasporto, riducendo anche l’impatto ambientale, di prendere decisioni più rapide e di incrementare la produttività dei dipendenti che possono partecipare alle riunioni da qualsiasi luogo. Benefici di grande importanza per un’azienda multinazionale come AkzoNobel, produttore di specialità chimiche con una presenza in oltre 80 Paesi, che ha stretto con Orange un accordo triennale per i servizi di telepresenza in 15 uffici dislocati nel mondo, come ha raccontato il Cio Pieter Schoehuijs in videoconferenza dall’Olanda.

I punti di forza delle soluzioni video multi-device di Orange, secondo quanto dichiarato da Nicolas Roy, vice president Network solutions business unit della società, possono essere riassunti nellagamma di end point, dalle stanze di Telepresence fino ai singoli tablet, nell’interoperabilità, nonché nella facilità di utilizzo grazie alle caratteristiche di service management e nell’affidabilità della rete.

«Nel 2011 - ha spiegato il manager - abbiamo investito 750 milioni di euro per incrementare la copertura del network, aumentare la larghezza di banda e migliorare la qualità del servizio, al fine di abilitare l’infrastruttura alle soluzioni video in ben 106 Paesi. Abbiamo raggiunto un livello di affidabilità pari al 99,95%».

Ma l’annuncio più atteso ha riguardato il lancio di TelePass, una nuova offerta cloud-base, che permette di usufruire di tutti i benefici delle riunioni video attraverso una sottoscrizione mensile e una gestione as a service, senza investimenti significativi da parte del cliente. Tra le caratteristiche fondamentali, Telepass permette alle imprese di collaborare all’interno del proprio ecosistema di business utilizzando qualsiasi dispositivo e attraverso le reti di interconnessione già utilizzate. Orange, infatti, ha stretto accordi per l’interoperabilità video con cinque nomi di primo piano nel mondo delle Tlc e non solo: oltre ad At&tBtTata Telefonica, si aggiunge ora anche Verizon Enterprise Solutions.

Inoltre, i nuovi servizi cloud offrono un modello di gestione flessibile: gli It manager possono scegliere in base alle proprie esigenze tra un range di opzioni diversificato, che va dalla gestione autonoma fino alle soluzioni chiavi in mano full-managed.

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