Cultura di destra, di Furio Jesi - presentazione ven. 10 maggio BO

Creato il 08 maggio 2013 da Rulm @rulm

nell'ambito  programma del seminario antifascista  promosso dal Collettivo Volya:
 Presentazione di
 Cultura di destra di Furio JesiInterverranno:Giorgio Forni e Andrea Cavalletti
Venerdì 10 maggio, ore 16:30
Facoltà di Scienze Politiche
Strada Maggiore 45, Bologna
In un momento in cui i nuovi fascismi si affacciano sempre più violentemente sulla scena politica europea, con intimidazioni, aggressioni e omicidi, contro tutto ciò che è «diverso» o non «puro» («purezza» che può essere declinata in vari modi, a seconda della situazione) è sempre più necessario articolare un’analisi che riesca a evidenziare i meccanismi di produzione del consenso di questa ideologia.
È necessario decostruire quella «macchina mitologica» che è il vuoto contenitore e il paravento ideologico attraverso cui i fascismi creano nuovi adepti e tentano di cavalcare il malcontento provocato dalla crisi. Questi «materiali mitologici» vengono poi utilizzati per la propaganda di xenofobia, antisemitismo, odio per il «diverso». A questi materiali non attingono solo i gruppi neofascisti e neonazisti ma quella più generica cultura «di destra» e reazionaria, identitaria che si erge a difesa dell’ordine costituito e dell’autorità.Furio Jesi definiva la cultura di destra come «la cultura entro la quale il passato è una sorta di pappa omogeneizzata che si può modellare nel modo più utile, in cui si dichiara che esistono valori non discutibili, indicati da parole con l’iniziale maiuscola».È partendo dall’analisi di questa cultura e dei suoi meccanismi di riproduzione che possiamo disvelare i meccanismi identitari nella nostra società, humus naturale di tutte le forme di intolleranza e discriminazione.