Pochi altri titoli al mondo evocano un immediato senso di riconoscibilità, di conoscenza acquisita e di una bellezza misteriosa come la ragazza con l’orecchino di perla. In mostra a Bologna fino al 25 Maggio 2014
Il ‘600 olandese a Bologna
La ragazza col turbante, o ragazza con l’orecchino di perla è uno dei più famosi quadri di Jan Vermeer. L’opera a olio su tela, venne dipinta verso la metà del ‘600 dall’artista olandese e normalmente è conservata in olanda al Mauritshuis dell’Aia.
Fino al 25 maggio prossimo, Palazzo Fava di Bologna ospita ultima tappa del tour mondiale dei capolavori del seicento olandese, in sei sale 37 dipinti ruotano attorno alla ragazza con l’orecchino di perla e al “mito della Golden Age”-“da Veermer a Rembrandt”
Cultura e crossmedialità
La ragazza col turbante è di uno dei quadri più conosciuti e più amati nel mondo e, alla pari della Gioconda di Leonardo da Vinci e l’Urlo di Edvard Munch hanno subito il fascino della crossmedialità, ovvero la connessione di vari mezzi di comunicazione con il medesimo argomento di base dove da ognuno scaturisce un’espressione artistica e culturale.
Non è necessario ricordarne l’autore, poiché già dal titolo l’immaginario ci riporta ai dipinti e al loro inconfondibile fascino. Simboli ed emblemi, prima ancora che capolavori, centri di bellezza e mistero. Come se l’opera potesse uscire dalla tela, vivendo in eterno.
Per esempio, alla ragazza con l’orecchino di perla sono stati, inoltre dedicati, prima il romanzo di Tracy Chevalier (1999 1° edizione) e successivamente il film (2003) del regista Peter Webber, entrambi di enorme successo mondiale che ne hanno dato ulteriore notorietà planetaria.
Chi era la ragazza con l’orecchino di perla?
La fanciulla volta di tre quarti colpisce per l’espressione estetica, lo sguardo languido ed ammaliante.
La suggestiva leggenda che circonda questo quadro è stata rievocata per la letteratura nel 1986 dal libro La ragazza col turbante (tradotto in nove lingue) della scrittrice Marta Morazzoni. [Fonte wikipedia]
Inoltre proprio l’orecchino con perla del quadro, di grandi dimensioni ed è a forma di goccia, cattura l’attenzione per il riflesso che emerge dal dipinto, aggiungendo mistero sull’esistenza reale del gioiello.
Infine qualche informazione su Genus Bononiae – Musei nella Città
Per visitare i musei e la mostra di cui vi ho parlato a Bologna vi consiglio di visitare il sito Genus Bononiae. Musei nella Città è un percorso culturale, artistico e museale articolato in edifici nel centro storico di Bologna. Ogni sede è collocata in un palazzo storico restaurato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e reso accessibile al pubblico con precise finalità, quelle finalità che nei maggiori musei europei troviamo accorpate in un unico complesso e che nel nostro caso sono invece diffuse nella città.
Quindi tutti a Bologna con il pensiero in testa di andare a incontrare la ragazza con l’orecchino di perla, e per mezzo di siti come Venere.com sarà semplice trovare da dormire.
[fonte foto di copertina: http://instagram.com/p/kSCSq9LA4P/ ]
Leggi questo articolo anche in: inglese e francese
Fonte Cultura e crossmedialità: A Bologna la ragazza con l’orecchino di perla in mostra
Nuovi Turismi di Silvia Badriotto.