Cumino, ottimo per la digestione e per la funzonalità gastrointestinale

Da Gianni


Il cumino (Cuminum cyminum) della famiglia delle Apiaceae (o Umbrelliferae) è una pianta annuale con foglie filiformi, con ombrelle di fiorellini estivi bianco-rosa che contengono un solo seme per fiore. Raggiunge un’altezza di 30 cm. ed è originaria del bacino Mediterraneo e dei paesi orientali come quelli Mediorientali, dell’India, di Malta e della Cina. Cresce bene nelle radure soleggiate e ben drenate.
Il cumino, dato le sue qualità benefiche e curative, figurava nella maggior parte delle ricette culinarie dei Romani, mentre Plinio il Vecchio lo faceva assumere con dell’acqua, come medicinale, proprio per le proprietà digestive e quindi alleviare la pesantezza che seguiva ai loro festini.
Le parti usate in fitoterapia sono i frutti, costituiti da un olio essenziale (contenente prevalentemente terpeni come carvone e limonene), da flavonoidi, tannini, mucillagini, Vitamine B1, B2, B6, PP, C, K, Acido folico e sali minerali (calcio, ferro, sodio, fosforo, magnesio, potassio, manganese e selenio).La medicina popolare riconosce ai frutti del cumino, impropriamente chiamati semi, funzioniemmenagoghe (favorire l’afflusso di sangue nell’utero e facilitare le mestruazioni) e galattagoghe (aumentare la secrezione lattea), oltre alle proprietà benefiche e curative, sia carminative (togliere i gas intestinali), sia come blando sedativo (allevia dolori derivanti da crampi o coliche). Il cumino, stimola l’appetito e svolge una significativa azione regolatrice della funzionalità gastrointestinale,aumentando la secrezione gastrica e facilitando la digestione. Inoltre può essere usato per diminuire le coliche e i crampi intestinali. Masticare i frutti del cumino aiuta a combattere l’alitosi. Il decotto ha un’azione digestiva e antidolorifica mentre l’olio essenziale è ottimo nel trattamento della cellulite ed ha anche la proprietà di stimolare la circolazione periferica e di esercitare un’azione disinfettante sulle mucose e sull’epidermide.
L’olio essenziale è controindicato per chi ha gravi epatopatie e per chi ha una ipersensibilità accertata verso una o più sostanze presenti nella pianta. In ogni caso, prima di usare qualunque prodotto erboristico e in particolar modo gli oli essenziali, è sempre bene avvisare il proprio medico curante: con la salute non si scherza!

Foto di klugi