Avete mai provato a scrivere di getto tutto quello che vi passa per la mente??????A scuola capitava spesso. Ho un ricordo ben preciso degli anni delle superiori; all’epoca avevo un professore molto moderno, quasi un rivoluzionario (anche se si presentava come un quarantenne molto distinto e fascinoso) che amava metterci alla prova con monologhi, soliloqui e temi che apparentemente parevano senza capo, né coda.
“Scrivete i ricordi della vostra infanzia” ci diceva, “non solo quelli più significativi, ma anche i più sciocchi, quelli ripetitivi, descrivete quelle azioni quotidiane che fate automaticamente senza nemmeno rendervene conto”. E noi sghignazzando, via a scrivere tutte le cretinate che ci venivano in mente…
Così ora, che sono una ragazza di una certa età, capita che un avvenimento, un gesto banale, senza senso, risvegli dei ricordi sopiti che tornano in vita a volte completamente slegati tra loro o armoniosamente collegati da un filo magico, invisibile, attaccato magari ad un biscotto che non assaggiavo da tempo inzuppato in una tazza di thè profumato..
E mentre inzuppo..ecco che arrivano suoni, odori, immagini, così, uno dietro l’altro…la mia bicicletta color arancio, i Topolini consumati, l’Isola dei Gabbiani, le zucchine lessate che detestavo, la cartella rossa e blu, il primo libro di lettura che narrava le peripezie del gatto Biagio, il sacchetto delle patatine Pai che la mamma non mi comperava mai, la mia pista di pattinaggio, l’odore inconfondibile e irripetibile dello spogliatoio dove ci cambiavamo, le ginocchiere consumate per salvarmi dalle botte, i telefilm di Emil, Rai Uno e Rai Due in bianco e nero, Happy Days e ancor prima Attenti a quei due, la mattonella gelato che ci fermavamo a comperare alla latteria prima di arrivare al mare, le scarpe rosse, lucide, di vernice che non potevo mettere perché dovevo portare quelle rigide blu correttive, il ghiacciolo alla menta, quel ragazzino dagli occhi scuri che saliva con me sull’autobus tutte le mattine e che se n’è andato troppo presto, il libri sulla famiglia Kennedy insieme ad Un collegio in subbuglio, i miei preferiti per un sacco di tempo, Carosello, Carosello, la mia unica Barbie che ha perso tutti i capelli dopo essere finita nella mani di mia sorella, i funghetti dolci, biscotti di vaniglia e cacao che sfornava la mammina, i giochi in spiaggia al tramonto, quando la sabbia diventava fredda e umida e provocava qualche brivido tra le dita…
E tutto questo inzuppando un biscotto.
Provate voi adesso, inzuppate e scrivete……
INGREDIENTI
375 gr farina 00
150 gr zucchero a velo
½ bustina lievito in polvere
200 gr burro
100 gr panna
1 pizzico di sale
Mettere la farina con lo zucchero a velo, il lievito e il sale.
Raccogliere il tutto in una ciotola aggiungendo il burro a pezzetti e la panna. Lavorare il composto velocemente fino a renderlo omogeneo. Chiuderlo a palla in un tovagliolo e lasciar riposare in frigo per almeno una nottata. Il giorno dopo, spianate la pasta a circa 3 mm e ritagliate con una formina dei cuori.
Cuoceteli in forno a 180° circa per una 15 di minuti.