A.c Savoia 1908 – Vigor Lamezia: 2-1
A.c Savoia 1908 (4-3-3): Gragnaniello7,5;Verruschi5,Checcucci6,Sirigu5,5,Panariello5,5(60’Mercadante6);Gargiulo 5,5(84’Cremaschi s.v),Saric 6,Giordani5,5;Partipilio,Scarpa7,5Corsetti5(63’Cipriani 6,5),Partipilo5,5. A disp:Santurro, C Riccio, Cornacchia, D’Apollonia. All. Papagni
Vigor Lamezia (4-3-3):Forte 5,5;Spirito5,Kostadinovic5,5,Rapisarda5,5,Malerba6;Papa7 (85’ Rossini s.v),Puccio 7, Scarsella 6,5;Improta(dal 36’ Catalano 6), Held6(81’ Voltasio), Montella 6. A disp: Mercuri, De Marco, Battaglia, Maglia. All. Erra
Marcatori: 58’ Scarsella, 75’ Scarpa. 82′ Cipriani
Ammoniti:Spirito, Puccio, Cipriani
Arbitro: Giua di Pisa
Assistenti: Viola e Lacalamita di Bari
Note: Falli: Savoia 13, Vigor Lamezia 17. Fuorigioco: Savoia 6, Vigor Lamezia 1. Angoli: Savoia 3, Vigor Lamezia 8. Recupero: 2’ e 5’. Spettatori 1.190( 930 paganti più 260 abbonati), per un incasso di 8.200 euro.
Torre Annunziata
Una vittoria che ha il valore di uno zaffiro quella conquistata quest’ oggi dal Savoia. I bianchi battono a domicilio la Vigor Lamezia e complice la contemporanea sconfitta dell’Ischia ai danni del Melfi, si portano al quart’ultimo posto a quota diciassette punti. Ma non è stato affatto facile, avere la meglio sui calabresi che ottimamente messi in campo dal tecnico Erra (vicino due anni fa proprio alla panchina torrese) avrebbero meritato sicuramente la vittoria. I padroni di casa non si sono però persi d’animo diversamente da come accadeva sotto le precedenti gestioni e sospinti dal tifo del pubblico, hanno ribaltato il risultato nell’ultimo quarto d’ora, capitalizzando al meglio le uniche due occasioni della gara. Questi tre punti serviranno adesso a tenere alto il morale ed a preparare al meglio il prossimo terribile trittico di partite (le due proibitive trasferte di Benevento e Lecce, intervallate dal derby casalingo contro l’Aversa Normanna).
Le scelte tattiche
Il neo-tecnico dei bianchi Papagni, dispone i suoi con il suo modulo ideale ovvero i l4-3-3 in cui fanno il loro esordio il croatro Saric e l’esterno destro offensivo di proprietà del Bari, Partipilo. Sull’altra sponda, l’ex Gelbison Erra, deve fare a meno di alcune importanti pedine quali Del Sante (8 reti in stagione sinora) ed i difensori Gattari e Filosa ma risponde con un una scelta speculare, non tradendo la propria filosofia offensiva e gettando subito nella mischia i neo-arrivati sponda Aversa Normanna, Forte e Papa. In avanti dunque, accanto ai soliti Improta e Montella, agisce il centravanti Held.
La cronaca
La partita comincia con il freno a mano. Le due squadre si temono e dunque nei primi quindici minuti si assiste ad una attenta ed accurata fase di studio in cui non succede praticamente nulla. Poi di colpo, la partita entra nel vivo al minuto 17’. Malerba va via sulla sinistra e mette al centro un cross basso; gira di testa Improta trovando sulla sua strada un portentoso intervento da distanza ravvicinata di Gragnaniello il quale diventa addirittura portentoso quando immediatamente dopo la respinta, da terra riesce a tuffarsi sulla sua sinistra ed sradicare dalla porta il tiro a botta sicura di Papa. Reagiscono subito con un’azione insistita di Partipilo il quale riesce a colpire tra una selva di uomini, ma la mira impresa. Troppo poco comunque per creare grattacapi all’estremo difensore Forte. I biancoscudati come al solito palesano tutti i propri limiti quando debbono costruire il gioco tra le mura amiche. Il centrocampo, nonostante l’innesto di Saric, appare ancora scollato dagli altri reparti e privo di quella qualità necessaria ad innescare gli esterni offensivi, la difesa con sequenzialmente ne risente con Verruschi,mancino naturale impiegato a destra, che soffre le sortite offensive del duo Improta-Malerba ed il reparto offensivo ancora senza una punta di peso (Corsetti nel ruolo di “falso nueve” pare un Davide che cerca inutilmente di combattere contro i giganti Kostadinovic e Rapisarda). I calabresi possono così gestire il risultato con tutta calma ed andare di nuovo vicino al bersaglio al 35’. Nell’occasione , è ancora un Gragnaniello super a distendersi sulla sua destra ed a deviare in angolo un tiro da distanza ravvicinata dell’ex Aversa Normanna, Papa. E’ l’ultima azione degna di nota di questo primo tempo in cui i bianco verdi avrebbero meritato sicuramente qualcosa in più. Dopo due minuti, si va dunque a riposo per fortuna di Scarpa che possono ricaricare le energie e provare a ritornare sul rettangolo verde piu’ determinati. Nella seconda frazione di gioco, il match assume subito un altro piglio. Le due squadre vogliono vincere ed alzano i rispettivi baricentri. Le due linee mediane saltano completamente e si assiste subito a repentini capovolgimenti di fronte. Al minuto 58’, sono pero’ i calabresi a passare meritatamente in vantaggio. Bel cross al centro sul secondo palo di Catalano, Verruschi si perde Scarsella che con una zampata a volo trafigge Gragnaniello. Papagni corre subito ai ripari: dentro Mercadante e Cipriani per Panariello e Corsetti (abulica la sua prestazione) ma a parte una quantità industriale di palloni scodellati al centro, i bianchi non riescono mai a tirare nello specchio della porta. Anzi, sono i ragazzi di Erra a legittimare il risultato con un bel tiro di Papa (uno dei migliori in campo) che costringe Gragnaniello a rifugiarsi in angolo ed un colpo di testa di Scarsella che stacca u splendido cross di Improta, sfiorando il palo. Il calcio però è bello perché imprevedibile ed al minuto 75’, i padroni di casa pervengono al pareggio nel primo tiro in porta della partita. Fantastico filtrante di Saric che trova un corridoio nel quale si insinua capitan Scarpa che si presenta davanti a Forte e lo fulmina facendo esplodere il “Giraud”. L’inerzia della partita, si sposta completamente sull’altra parte della bilancia. I bianchi sospinti dal tifo incessante del pubblico, si riversano in avanti e dopo pochi minuti ribaltano clamorosamente il risultato. Giocata da antologia di Scarpa che si fa trenta metri palla al piede e lancia tra le linee Cipriani che si presenta davanti a Forte e con una freddezza glaciale lo supera, mandando in estasi i supporters oplontini. Gli ultimi minuti di gioco sembrano non passare mai. La Vigor Lamezia si riversa in avanti e l’arbitro concede cinque minuti di recupero. I biancoscudati difendono però con le unghie e con i denti il risultato ed il triplice fischio finale viene accolto con un boato dal numeroso pubblico che chiama a raccolta sotto la curva i propri beniamini per festeggiare la seconda, vitale vittoria casalinga della stagione.