Di Giuseppe Peveri, in arte Dente, abbiamo già parlato in occasione del terzo compleanno di QCS. Avevo scelto, per quella occasione, una canzone consona all’evento. Ma permettetemi di segnalarvi altro ancora dal suo ultimo ottimo album L’amore non è bello. La scelta è difficile perché le canzoni degne di nota sono molte. Opero una scelta a contrasto, rispetto all’altro brano, rispetto all’intero album. Buon appetito è un brano di rabbia (ho messo le mani in tasca e ho sputato sulla tavola: buon appetito amore mio), del distacco, del lutto, descrive la fine di un amore ma nel momento in cui si è ancora innamorati. Descrive quel momento in cui con uno scatto di orgoglio si trova, solo momentaneamente, il coraggio di disprezzare invece si vorrebbe ancora stare lì e sapere (quando fai la spesa cosa comperi…….) e ci si fa coraggio solo insieme agli altri (vorrei non sapere più neanche dove abiti). Forse il coro finale non ha un significato solo formale, ma urlare/cantare insieme agli altri è liberatorio.
Nonostante il tema grave, il tono generale della canzone, come un po’ di tutto l’album, è lieve, come di un ragazzino che se ne va passeggiando per la città canticchiando ritornelli tra se per farsi compagnia. Forse la leggerezza è la particolarità più preziosa dell’album: l’amore non è bello, ma il cuore/ragazzino ci permette di viverlo lo stesso senza farci paralizzare, senza scadere in sdolcinatezze stucchevoli, in disperati abissi, in rabbie catastrofiche. Tutto è lieve, dolce, malinconico, poetico. L’amore non è bello ma questo disco sì.
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