Curiamo le rose
Esposizione
Come detto prima, di rose ce ne sono tantissime, ma prima di acquistarne una pianta dobbiamo conoscere le esigenze specifiche di quella specie e confrontarle con le possibilità e disponibilità che noi abbiamo, ad esempio il clima della zona in cui la vorremo piantare, il terreno più o meno adatto ecc. Ci sono delle specie che gradiscono molto il sole ed alcune che preferiscono l’ombra e così via. Sarà bene quindi farci consigliare dalle persone esperte che si trovano nei vivai.
Coltivazione
La coltivazione delle rose non è difficile, basta seguire alcuni semplici accorgimenti.
Nel momento in cui acquistiamo una pianta di rosa da trapiantare nel nostro giardino, dobbiamo compiere alcune operazioni; quando togliamo le rose dal contenitore di vendita, dobbiamo prima di tutto controllare ed eliminare le eventuali radici deboli o danneggiate, dopodiché si potrà procedere con la messa a dimora. Questa operazione si effettuerà, a seconda della zona climatica, in ottobre oppure in gennaio-febbraio. Prima di eseguire l’impianto il terreno andrà lavorato e mescolato con letame e torba; le piante delle rose andranno interrate ad una profondità di circa quattro-cinque centimetri ad una distanza di settanta centimetri che diventerà un metro per le rose con uno sviluppo ad alberello, queste utile avranno anche bisogno di un sostegno. Dopo aver trapiantato le rose, esse andranno innaffiate. Se la pianta sviluppasse dei polloni, cioè rami provenienti da gemme radicali, andrebbero tagliati.
Terreno e innaffiatura
Il terreno più adatto per la coltivazione delle rose è molto ben drenato, in quanto anche questa pianta teme i ristagni idrici, fertile, ricco di calcare, di medio impasto; le rose necessitano di abbondante acqua soprattutto nelle stagioni più calde. Il modo migliore per apportarla è attraverso la base della pianta in quanto, se foglie e fiori venissero bagnati, potrebbero essere vittime di attacchi da funghi.
Concimazione
Le rose non vanno concimate spesso, basterà apportare del letame alla base della pianta ogni due anni circa durante il periodo primaverile.
Potatura e cimatura
Per quanto riguarda l’operazione di potatura, anche qui può variare in base a vari fattori: la specie, la varietà, il clima ecc., in linea generale possiamo dire che è necessaria per togliere i rami secchi o danneggiati e per contenere lo sviluppo della pianta; si esegue nel momento in cui la rosa non è in fase vegetativa facendo un taglio obliquo a circa sei centimetri dalla gemma, è bene rispettare questa distanza, tagli troppo vicini o troppo lontani potrebbero creare danni alla pianta. Nel caso la nostra rosa fosse un po’ debole, procederemo con un taglio massiccio per stimolare la pianta a produrre rami più robusti; se invece avessimo una rosa già vigorosa e forte, effettueremo un taglio leggero.
La cimatura è una sorta di aggiustamento che viene effettuato alla pianta per regolarne la forma e renderla armoniosa e regolare, ma è molto utile anche per incentivare lo sviluppo delle nuove gemme laterali. Possiamo eseguire questa operazione nel momento in cui la pianta emette boccioli oppure più tardi quanto il ramo è diventato legno; in entrambi i casi si taglieranno circa venticinque centimetri di stelo, solo che nel primo avremo una produzione di pochi steli, nel secondo di molti.
Raccolta
Una volta raccolte le rose vanno messe immediatamente nell’acqua che dovrà essere un po’ acida e, possibilmente, non di rubinetto in quanto ricca di calcare.
Per le rose in vaso
Come tutti sappiamo, la coltivazione migliore per le rose è in piena terra, anche se è possibile anche quella in vaso; per questo uso sarà meglio scegliere specie nano o comunque che non raggiungano un’altezza esagerata.
Innanzitutto bisognerà scegliere il vaso, questa scelta andrà fatta a seconda dell’altezza della nostra rosa; ad esempio andrà bene un vaso dalla capienza di tre-cinque litri per rose che raggiungono un’altezza massima di quaranta centimetri, mentre dovrà essere di almeno quaranta litri se coltiveremo specie rampicanti.
Nel momento in cui le rose emetteranno nuovi boccioli, andrà apportato loro del concime (meglio solido in quanto a rilascio più lento di quello liquido) ricco di potassio e fosforo, nelle dosi di uno-due grammi ogni litro di terriccio per due-tre volte ad ogni fioritura.
Cura e prevenzione
Com’è noto, la rosa è molto soggetta ad attacchi di parassiti e malattie. Per combatterli o eliminarli bisognerà effettuare dei trattamenti preventivi oppure curativi. Ad esempio, contro l’insorgere di funghi, si dovrà fare particolare attenzione durante l’esecuzione di operazioni come la potatura, sarà opportuno disinfettare subito la ferita praticata oppure, in caso di infestazione già avvenuta, eliminare tempestivamente le parti danneggiate e prese di mira. Esistono poi malattie da parassiti che potranno essere combattute con l’uso di prodotti specifici reperibili in commercio.