Curarsi in natura, effetti e controindicazioni di iperico, ginko…

Creato il 04 dicembre 2013 da Ladyblitz @Lady_blitz

ROMACurarsi con la natura. Molti rimedi sono efficaci e hanno meno controindicazioni degli antibiotici, per esempio, ma bisogna stare attenti, perché si rischia non solo che qualcosa non funzioni, ma anche che funzioni troppo, che interagisca con altri farmaci che assumiamo e che provochi persino allergie e intossicazioni.

L’inserto Salute di Repubblica passa in rassegna alcuni tra i più comuni estratti naturali utilizzati in farmacia ed erboristeria, analizzandone effetti e problemi riportati da alcuni pazienti.

KAVAKAVA o Piper methysticum. Effetto: sedativo e rilassante senza effetti sulla lucidità mentale. Problema riportato: ritirata dal commercio in Italia dopo diversi casi di epatite fulminante.

BIANCOSPINO o Cartageus monogyna. Effetto: ricostituente, antidiarroico, ipotensivo e cardiotonico. Problema riportato: controindicato a chi non è sano e in particolare a chi assume farmaci ad azione diretta sul cuore.

AGLIO o Allium sativum. Effetto: ipotensivo, anticatarrale, antibatterico, antiparassitario. Problema riportato: può aumentare il rischio di emorragia in pazienti che seguono una terapia anticoagulante.

GINKO o Ginko biloba. Effetto: energizzante, usata per favorire la circolazione vascolare e la vasodilatazione. Problema riportato: interazione con farmaci anticoagulanti e nella terapia di aritmie cardiache.

ARANCIO AMARO o Citrus aurantium. Effetto: dimagrante, antisettico, digestivo. Problema riportato: effetti tossici a livello cardiaco. Sconsigliato a bambini, cardiopatici, obesi, diabetici, ipertesi o con ipertiroidismo.

IPERICO o Hypericum perforatum. Effetto: antidepressivo in casi lievi o moderati. Problema riportato: interazione con la ciclosporina (farmaco immunosoppressivo). E’ stato ritirato dal mercato e reintrodotto con dosi bassissime.

CIMICIFUGA o Cimifufa racemosa. Effetto: contrasta i disturbi della menopausa. Problema riportato: segnalati casi di epatite, in generale è controindicata in persone con problemi epatici. Assunzione va sempre monitorata ogni 3-6 mesi.

MELOGRANO o Punica granatum. Effetto: rallenterebbe la crescita e la diffusione del cancro alla prostata. Problema riportato: a dosi elevate può interferire con statine, ipertensivi e anticoagulanti.


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